Ci scrive, ancora una volta, un cittadino, che ci chiede, sempre con garbo ed educazione, perchè non vengano riattivati gli organismi di partecipazione diretta.
Leggiamo.
“Gentile Redazione,
mi duole dover inoltrare un’altra volta al vostro indirizzo un pensiero infelice e intriso di amarezza.
Nel Consiglio Comunale di fine anno, oltre all’approvazione del DUP e alla presa d’atto di alcuni provvedimenti, si è nuovamente sfiorato, in un ping pong istituzionale, il tema degli organismi di partecipazione.
Al di là dell’aspetto meramente politico, il cittadino qualunque, mediamente interessato agli affari della Città, non comprende perché tali strumenti, pur essendo previsti, non vengano utilizzati.
Che cosa aspetta il Sindaco a convocarle?
Si ha forse timore del giudizio critico dei cittadini?
Il Forum delle Consulte è insufficiente, lo si ammetta una volta per tutte.
I Comitati di Quartiere, validi strumenti a cui ricorrere per innalzare il livello di interlocuzione tra politica e cittadini, vanno perfezionati attraverso interventi mirati che siano promossi, si auspica, dalla Giunta e dalla maggioranza tutta. E ancora, occorre allargare gli orizzonti dell’interfaccia cittadino-amministratore, vero farmaco al disinteresse generale per la cosa pubblica.
Non si può sopportare, alle soglie del 2024, lo stato di apatia sonnolenta della politica di questo paese nei riguardi degli strumenti di partecipazione attiva e di democrazia diretta… i cittadini di buona volontà che attendono risposte dalle istituzioni locali non difettano di pazienza, ma si augurano di potersi ritrovare in quella grande festa di socialità che saranno le assemblee cittadine del futuro. Altrimenti viene meno il senso di comunità e di futuro da condividere, per certi aspetti già evaporato”.