Dunque, è terremoto a Palazzo Gentile.
Senza giri di parole, il Partito Socialista Italianomette nero su bianco i motivi del dissenso nei confronti dell’amministrazione che hanno portato il dottor Franco Scauro, assessore alle politiche sociali, a chiamarsi fuori dalla giunta.
È un documento ufficiale, schietto e dettagliato quello che illustra la posizione del partito del garofano, a firma del segretario cittadino Franco Matera e dei consiglieri comunali.
“Con grande serenità, con onestà intellettuale, con fierezza e senza alcun rimpianto, prendiamo atto del comunicato a firma del Sindaco e di imprecisate Forze di Maggioranza, ribadendo la posizione di astensione assunta in sede consigliare e con riferimento all’aumento della TARI (già TASSA RIFIUTI SOLIDI URBANI) e con riferimento agli ASSESTAMENTI DI BILANCIO”, è l’incipit netto.
“Abbiamo infatti ritenuto – prosegue la missiva – di puntualizzare con la nostra astensione (senza esprimere peraltro voto contrario) che si potessero e dovessero evitare aumenti che comporteranno in media un aggravio di spesa di circa € 20,00 a famiglia utilizzando invece lo strumento della lotta alla elusione ed evasione fiscale (dal PSI sempre sostenuta), fenomeno piuttosto diffuso e quel che più grave, conosciuto“.
“Né si può al riguardo sottacere l’assoluta assenza di strategie ed azioni concrete, atte ad incrementare la raccolta differenziata che avrebbe sicuramente consentito ulteriori risparmi. Né di fronte all’ingiustificata riduzione di alcuni fondamentali capitoli afferenti la Solidarietà Sociale, a fronte invece di aumenti e/o non riduzioni di capitoli afferenti ad avvenimenti ludici o di mero spettacolo, si poteva tacere. E’ di tutta evidenza che la preminenza per la collettività di assicurare certi servizi, poteva ben motivare la riduzione di alcune spese, francamente non necessarie“, sottolineano i socialisti.
“Questa è stata la posizione del PSI; alcuni la considerano lesa maestà? Se così è, questa “maestà” la contestiamo e sempre la contesteremo!“, insistono con fierezza.
Poi, avviano una disamina di carattere più strettamente politico amministrativo. “Sotto altro profilo, è assolutamente fuorviante parlare di stanziamenti di milioni per i Servizi Sociali trattandosi, in gran parte, come è noto, di stanziamenti regionali, mentre noi parliamo di stanziamenti comunali.
Così come è altrettanto fuorviante e meramente strumentale richiamare esborsi effettuati per gli espropri che oltre a riguardare capitoli di bilancio diversi afferiscono importi recuperabili sol che se ne abbia la volontà politica.
Né richiamare somme o esborsi di tal fatta è un modo corretto di affrontare le motivazioni che hanno indotto il gruppo del PSI ad astenersi sugli innanzi citati argomenti: è il solito modo pretestuoso e demagogico di affrontare i problemi“.
“Né si può tollerare la precisazione contenuta nella nota a firma del Sindaco apparsa in data 10.08.2016 sul “Da Bitonto”, trattandosi di un vero e proprio ricatto morale nei confronti dell’ ass. Scauro, che non ha certo bisogno di poltrone e ha sempre operato in piena unità di intenti con il gruppo consigliare del PSI“, ancora rimarcano.
Ed ecco la logica conclusione: “In considerazione di tanto, l’ass. Scauro che condivide la presente nota e riconferma la piena adesione e solidarietà al gruppo del PSI, rimetterà nelle mani del Sindaco la delega assessorile a suo tempo conferitagli, lasciando al medesimo ogni finale determinazione. Il PSI trarrà dalla decisione del Sindaco ogni opportuna e doverosa conseguenza“.