La
sua assenza ieri in Consiglio comunale non poteva passare
inosservata.
Già,
perché la surroga delle dimissioni dell’ex consigliere Paolo
Intini è avvenuta senza la presenza del grande rivale, il sindaco
Michele Abbaticchio.
Impegnato
– come ha annunciato il vicesindaco Rosa Calò – a Roma in un
incontro riguardante la Città metropolitana.
In
effetti, il primo cittadino è stato delegato dal “collega”
barese Antonio Decaro a partecipare al primo incontro del tavolo di
Piano strategico metropolitano.
L’incontro,
organizzato dall’Associazione nazionale dei Comuni italiani (Anci),
«ha
l’obiettivo– si legge nel comunicato di convocazione – condiviso
con la presidenza del Consiglio dei ministri, di avviare un confronto
tra i percorsi di pianificazione strategica metropolitana per far
emergere priorità e grandi progetti da mettere in rete e integrarli
con gli altri percorsi in atto a sostegno della costruzione delle
Città metropolitane».
Altrimenti
detto: iniziare a capire quali e quanti progetti dell’area
metropolitana barese e di quelle dell’intero Stivale potranno
inserirsi (e come) nella fetta di finanziamenti che arriveranno
dall’Unione europea.
Sulla
questione soldini, comunque, sembra regnare grande incertezza, perché
è ancora ignoto l’ammontare dei fondi europei che verranno concessi
al nostro Paese (che, è bene ricordarlo, presenta molte più Città
metropolitane rispetto a tutti gli altri). Dell’intera torta, poi,
soltanto il 5% dovrebbe spettare all’area metropolitana barese. Che,
perciò, come tutte, non ha ancora presentato niente di concreto.
Qualcosa
in più, comunque, se ne saprà a giugno.
«Tutto
– afferma
ai nostri taccuini Abbaticchio – passa
per questo tavolo di pianificazione strategica, sia i progetti
provinciali che quelli metropolitani. Questi appuntamenti riguardano
anche Bitonto, soprattutto per quanto riguarda i collegamenti con le
città vicine, gli interventi sulle scuole superiori, ponti e
ciclovie».
«Per
questo motivo – conclude
il primo cittadino – che
sia un esponente bitontino a lavorare come uno dei protagonisti su
questo percorso credo debba fare piacere. Ovviamente a chi
vuole bene alla città».
Odore
di delega ufficiale in vista, allora? Chissà…