Dal Consiglio Direttivo del SS.Crocifisso riceviamo e volentieri pubblichiamo.
Devozione al Cristo Nero, pietà popolare, carità e servizio, riti per la grazia della pioggia e 125 anni di Confraternita.
Questa, in estrema sintesi, l’esperienza di un sodalizio che quest’anno, dopo la sospensione biennale degli eventi di comunità per la contingenza pandemica, torna a ‘vestire di festa’ la città di Bitonto in occasione di una fausta ricorrenza anniversaria. Nel settembre 1897 si svolgeva infatti la prima processione confraternale che faceva seguito a molti altri riti penitenziali voluti dal popolo di Bitonto per implorare la grazia della pioggia al Cristo Nero, scultura tardocinquecentesca venerata nella chiesa di S.Teresa.
Era il tempo in cui, complice la pastorale sociale di papa Leone XIII, le associazioni laicali strizzavano l’occhio alle emergenze territoriali e alle esigenze socioeconomiche di una comunità saldamente aggrappata al lavoro nei campi. A distanza di 125 anni l’attenzione per l’ambiente rimane sempre alta: le cogenti minacce alla terra che ci ospita (che oggi portano il nome di squilibri climatici e disastri ambientali) sono un invito a ricucire i legami con il nostro territorio attraverso sane pratiche quotidiane e attraverso il linguaggio della fede e della pietà popolare. Per i suoi 125 anni di storia, la Confraternita SS.Crocifisso rinnova il suo legame con la comunità di Bitonto con la settimana liturgica celebrata nella chiesa di S.Teresa, con la memoria della Exaltatio Crucis il 14 settembre e con la solenne processione del Cristo Nero domenica 18 settembre.