La segnalazione è stata fatta da una ragazza sulla bacheca social del sindaco, Michele Abbaticchio.
“Sullo scuolabus (percorso 2) che porta alla nuova sede della
scuola “A. De Renzio”.
Da un po’ di giorni, quando mio fratello di
undici anni torna a casa, mi racconta di cose assurde che avvengono su quel
pullman; chiaramente spinte, urla e parolacce non mi preoccupano perché tutti
siamo stati ragazzini e si sa, a quell’età ci sono ragazzi che più di altri si
lasciano un po’ troppo andare, ma oggi…
Oggi è tornato a casa sbattendo la
porta (cosa che mi ha lasciata perplessa vista la temperanza del suo carattere)
così gli ho chiesto cosa fosse successo e mi ha raccontato che alcuni ragazzi
di terza media, che si posizionano solitamente in fondo al pullman, hanno
iniziato a mettere le mani addosso a ragazzini più piccoli, togliendogli gli
occhiali, aprendogli le cartelle, frugandoci dentro ed infine hanno iniziato a
chiedere ai più piccoli dove dovessero scendere, per poi costringerli a
scendere ad altre fermate molto più lontane.
Uno di questi ragazzini molestati
era proprio mio fratello; lui si è opposto, cosi lo hanno minacciato dicendogli
che lo avrebbero fatto scendere con la forza. Infatti, arrivati ad Expert, uno
di questi bulli è sceso e ha afferrato mio fratello per la cartella per
buttarlo giù dal pullman, in quanto non essendoci posti si era fermato vicino
le porte secondarie del mezzo.
Fortunatamente ha avuto la prontezza di
aggrapparsi ai maniglioni fino a quando le porte non si sono chiuse. Ora io non
voglio sembrare polemica, anche nei confronti di quei genitori che leggeranno
questo post e diranno “Eh ma sono ragazzi!”, ma non posso far altro
che chiedermi, cosa sarebbe successo se fosse caduto?
Cosa, se avesse sbattuto
la testa? Mio fratello ha undici anni, non ha documenti con sé, non porta con
sé un cellulare a scuola, perché non mi sembra il caso a quell’età. Tutto
questo per dirle che l’idea del pullman, per chi abita lontano, è geniale e ho
apprezzato tanto che da lunedì ci sarà anche un terzo percorso per rendere il
servizio ancora più efficiente, ma non si potrebbe mettere un controllore sul
pullman? Purtroppo se tutti i bambini fossero educati, questo non sarebbe
necessario, però leggo ogni giorno sul giornale episodi di bullismo finiti in
tragedia e… PREVENIRE È MEGLIO CHE CURARE.
Oggi a mio fratello, domani
potrebbe accadere a qualcun’altro che non riesce a reagire”.