20 gennaio. Il giorno che il calendario
cristiano dedica a San Sebastiano, martire cristiano ucciso da Diocleziano per
la sua fede. Come ogni anno, il corpo di Polizia Locale, di cui San Sebastiano
è il patrono, ha celebrato ieri la ricorrenza, alla chiesa del Crocifisso, prima
con la funzione religiosa del parroco don Vincenzo Cozzella, poi con un
incontro pubblico a cui hanno partecipato il sindaco Michele Abbaticchio, i
vertici di Polizia, Carabinieri e Guardia di Finanza e le numerose associazioni
di volontariato presenti sul territorio di Bitonto: Croce Rossa Italiana, Servizi
Ausiliari per la Sicurezza Stradale, Associazione Misericordia Bitonto e Nucleo
Protezione Civile.
«Festeggiare
un santo patrono significa ispirarsi a lui e ai suoi principi» ha detto il
parroco durante la messa, ricordando la figura del santo che era solito
soccorrere i martirizzati e dar loro segretamente sepoltura.
«È un
lavoro difficile il nostro. Urge un ricambio generazionale» ha ammesso il maggiore Gaetano Paciullo, al termine
della funzione religiosa, salutando gli ultimi assunti e ricordando la
necessità di equiparare il corpo alle altre forze dell’ordine presenti sul
territorio: «Come è possibile considerare
la Polizia Locale alla stressa stregua di semplici dipendenti comunali? È necessario
che, a livello nazionale si dia pari dignità. In Puglia ci ha pensato la
Regione che, con appisita legge regionale, ha equiparato le forze armate».
«Il
2016 è stato un anno difficile. Numerosi sono stati i cambiamenti e siamo stati
costantemente impegnati su tutti i fronti, svolgendo quella funzione che è
tipica della Polizia Locale: primo front office per i cittadini e le loro
esigenze, nonostante sia spesso disprezzato» ha continuato il maggiore
durante il consueto punto della situazione.
Naturalmente non poteva mancare una menzione
speciale all’emergenza neve che ha attanagliato la città e ha visto i vigili
urbani impegnati nel ripristino della viabilità per veicoli e pedoni: «Non è stato certo facile lavorare senza
sosta con temperature sotto lo zero, senza l’ausilio degli spalaneve della
Città Metropolitana, impegnati in altri comuni dalla situazione più critica».
Dello stesso parere il sindaco che, ribadendo
l’importante funzione del corpo, primo terminale dei cittadini, ha sottolineato
la vicinanza al territorio e alle sue istanze che è propria dei vigili urbani: «Continuate a trasmettere anche nei vostri
colleghi più giovani questo attaccamento».