Un tempo, vi erano le isole spartitraffico.
Non erano bellissime, cineree mattonate essendo, ma facevano il loro
dovere, nel senso che davano ordine alla circolazione.
Poi, venne il Giro d’Italia, indimenticabile esperienza,e
l’importanza della manifestazione cambiò il volto dello spiazzo antistante Porta
Baresana. Nel giro di poche ore, la città si tinse di rosa e vide
sfrecciare i girini, sprinter yankee Tyler Farrar in testa.
Poi, l’euforia ciclistica passò e rimase quella tabula rasa fatta
di grigio asfalto.
Di conseguenza, ognuno credette di fare un po’ come gli pareva.
Urgeva un freno all’anarchia. E comparve il bowling.
Quella che fu Piazza del Plebiscito e poi dell’Impero–
toponomastico specchio dei periodi storici vissuti – divenne un flipper
d’automobili, parallelepipedi biancorossi pieni d’acqua e cinesini ballerini.
Già, pur essendo inanimati, parevano (e paiono) provvisti di una vita propria
sì da spostarsi un po’ ovunque, a seconda delle esigenze degli stravaganti
automobilisti nostri concittadini. Vittime designate: i pedoni.
Ovviamente, uno spazio così ben protetto non poteva che suggerire un
utilizzo sicuro come parcheggio.
Qualche sera fa, infatti, un bitontino ha pensato bene di posteggiarvi
la sua audi, tutt’altro che un’utilitaria, dunque. La foto di un nostro lettore
ha immortalato il sagace gesto.
Insomma. Quella che fu presentata come una sperimentazione (forse durata
un po’ troppo per esser tale) presto sarà sostituita da una scelta più stabile.
È stato annunciato in una conferenza stampa. Ok.
Ma alla inciviltà (che, è bene rammentarlo sempre, si esplicita in mille
modi) dei bitontini – fantasiosi violatori di qualsiasi regola – quando sarà
trovata una soluzione definitiva?