Un lettore attento e affezionato, Vincenzo Lisi, ci scrive per riflettere sulla chiusura di uno storico esercizio commerciale della città.
Leggiamo.
“Era il lontano 1994, se non vado errato: ricordo ancora la mia prima vhs, acquistata nella videoteca di via Traetta, con l’attore di “Mamma ho perso l’aereo”. Il film si chiamava “Pagemasters- l’avventura meravigliosa”, un film fantastico del 1994 con attori del calibro di Christopher Lloyd, lo scienziato di ritorno al futuro – “Grande Giove!”, la sua mitica frase che pronunciava spesso, ricordate?
Ora, l’insegna di quel mio paradiso personale non c’è più. Erano gli anni della mia formazione cinematografica, della scuola elementare, di spensieratezza, ma anche difficili per me. Anni in cui, dopo la scuola, andavo a casa di zia Maria, di fronte alla scuola “Caiati”, allora viveva mia zio Vito persona indimenticabile. Anni in cui mia zia Cinzia aveva il negozio il “Pizzicagnolo” nei pressi della chiesa di San Francesco: erano i favolosi anni Novanta, solo per la qualità di vita. Le epiche hit musicali le canticchiavo con gusto. Posso affermare che questa videoteca è stata la mia culla: mi nutrivo di solo cinema, biberon e cinema. Un’altra realtà finisce il suo ciclo storico con l’avvento di internet, emule e lo streaming. Le piccole realtà sono state spodestate prepotentemente dallo sviluppo economico e dal mercato globale con i suoi nuovi colossi Amazon e altre realtà subalterne, che pensano solo a far profitto. Eppure, c’era un’ebbrezza dentro quando, dopo la scuola, era bello affittare le cassette prenotando pure il copione del film. C’era un rapporto amicale con il proprietario della videoteca: socializzavi, si apprezzava il tempo che impiegavi, tutto era più lento e prezioso. Quei tempi oramai sono andati, oggi scordatevi il rapporto tra acquirente e negoziante, c’è solo la fredda logica del capitalismo digitale “tout court”, rapace e feroce. La società cambia e la gente si adegua a ciò che gli viene messo sotto i denti, facendosi andare bene tutto. Purtroppo, il cambiamento ci ha resi diversi e indifferenti alle realtà come la videoteca in foto. Fin quando posso, manterrò vivo il ricordo di quei tempi. Non ho la pretesa di farmi capire da tutti, chi vuol capire capisca, le mie idee non hanno niente di reazionario. Apprezzavo e apprezzo i tempi andati, anche se son certo che ci sarà chi mi irriderà”.