La legge 244 del 2007, all’articolo 413, indica come rapporto medio nazionale da non superare quello di una cattedra ogni due alunni disabili. Una disposizione normativa che nella provincia di Bari non sembra essere minimamente rispettata.
Dalle disponibilità delle cattedre delle aree AD02 e AD03 comunicate dall’USP di Bari lo scorso 10 settembre, infatti, si evince che nonostante le iscrizioni degli alunni con disabilità siano aumentate da 1.838 dell’anno scolastico 2013-2014 a 1.952 le cattedre sono state portate da 983 a 818: una riduzione di 170. Dinanzi alla richiesta di chiarimenti dei docenti precari e dei singoli istituti, l’Ufficio scolastico provinciale ha addotto giustificazioni poco credibili e comprensibili: ovvero che le domande non siano state inviate nei tempi previsti (la scadenza era il 29 luglio scorso), che la posta certificata del provveditorato era intasata o che i documenti nelle scuole sono stati inviati in formato “word” e non in “pdf” come richiesto. Ora la vicenda approda in Parlamento, grazie ad una interrogazione dei deputati pugliesi Giuseppe Brescia e Diego De Lorenzis (M5S) al Ministro dell’Istruzione.
“A metà ottobre, la situazione nelle scuole secondarie di secondo grado della Provincia di Bari si presenta a dir poco drammatica – dichiarano i due portavoce pugliesi 5 Stelle – studenti diversamente abili senza sostegno con le relative famiglie gravemente danneggiate, istituti in difficoltà per la gestione degli alunni in assenza di insegnanti di sostegno, docenti di ruolo e non che cercano di tamponare, docenti precari ancora senza incarico o che sono stati costretti a scegliere sedi disagiate. In tutto ciò, l’Ufficio scolastico provinciale di Bari rinvia per ben due volte la pubblicazione del calendario della seconda convocazione per il sostegno per poi pubblicarle il 16 ottobre, ma senza che si conoscano ancora le disponibilità. Chiediamo chiarezza – continuano Brescia e De Lorenzis (M5S) – Sono stati calpestati i diritti di disabili, famiglie, precari, scuole perché il rapporto richiesto dalla legge è abbondantemente disatteso. Gli alunni disabili non avranno più l’insegnante che li aveva precedentemente seguiti, le famiglie saranno costrette molto probabilmente a non mandare a scuola i propri figli per l’assenza del docente di sostegno, le scuole si troveranno sotto organico e in una situazione di emergenza. I precari, poi, sono costretti a subire ancora una volta le conseguenze di un sistema che non riesce a dare spiegazioni esaustive e verificabili”.
Il Ministro dell’Istruzione dovrà ora fornire chiarimenti documentati, per scongiurare l’ipotesi di tagli all’organico di diritto o all’organico di fatto, errori dei funzionari o altre eventuali gravi mancanze di responsabilità dell’Ufficio scolastico provinciale di Bari.