“45 mila posti di lavoro a rischio in tutta Italia, con una percentuale rilevantissima in Puglia, a causa degli emendamenti proposti da alcuni parlamentari del Partito Democratico alla legge 107/2015, che peggiorano un provvedimento dall’impatto già profondamente nefasto per le sorti della scuola italiana. Ho incontrato stamane, presso il Consiglio regionale, una delegazione dei docenti iscritti alla GaE (graduatorie ad esaurimento) e ho registrato con rammarico la profonda afflizione di chi, da fine giugno e dopo anche vent’anni di servizio professionale scolastico, potrebbe perdere il posto di lavoro nonostante abbia osservato la legge italiana”. Lo dichiara il consigliere regionale di Forza Italia, Domenico Damascelli. “Infatti –prosegue- l’emendamento a firma dell’on. Puglisi del Pd, rischia di danneggiare 45mila docenti supplenti che insegnano con incarichi di supplenza annuale e che, quindi, potrebbero non vedersi più riassegnare il posto di lavoro. Parliamo di docenti che hanno superato prove selettive e concorsi, con il possesso di più titoli e abilitazioni, ma che non hanno presentato la domanda di assunzione su scala nazionale perché nessuno li aveva informati che le nuove condizioni, previste dall’emendamento, avrebbero potuto determinare la perdita del loro posto di lavoro. Sono stati ingannati. Persone che lavorano con spirito di sacrificio da tantissimi anni, con diritti acquisiti, che attendevano da un momento all’altro l’immissione nel ruolo e che, invece, ora patiscono per la possibilità non di un trasferimento, ma della disoccupazione, assurdo. Perché il Pd ha proposto un cambio di rotta del genere, gettando le basi per una vera e propria emergenza occupazionale? Pertanto –conclude Damascelli- mi attiverò per coinvolgere il Consiglio Regionale e sensibilizzare la Giunta Emiliano per esperire ogni strada utile per tutelare il lavoro dei docenti che chiedono solo il rispetto della legge: la Puglia non può restare sorda al grido di dolore di migliaia di suoi cittadini e deve farsi interprete di questo disagio, considerando che sono a rischio anche i posti in deroga assegnati nella regione”.