Si è tenuta, ieri sera, la riunione a distanza distanza tra il Ministero all’istruzione e la Regione Puglia. Pare che a mediarla ci sarebbe stato il Ministro degli Affari Regionali, Francesco Boccia con lo scopo di giungere alla decisione della riapertura delle scuole primarie, facendo conciliare le ragioni sanitarie invocate dal governatore Michele Emiliano, con la normativa dettata dal Dpcm dello scorso 3 novembre. Questo potrebbe evitare la possibilità di un ricorso da parte del Ministro Lucia Azzolina.
Nel frattempo, sono giunte novità in merito all’udienza di Emiliano con i giudici amministrativi di Bari.
“Vi comunico che vista l’urgenza di tutelare la salute pubblica abbiamo richiesto ed ottenuto l’anticipazione al 18 novembre della udienza inizialmente fissata dal Tar di Bari al 3 dicembre”. Lo ha annunciato il governatore Michele Emiliano sul suo profilo Facebook. “Il Tar della Campania, sezione Quinta, ha respinto, come già aveva fatto il Tar Puglia, Seconda sezione di Lecce, la richiesta di sospensiva di una ordinanza del Presidente della Regione Campania identico alla mia ordinanza n.407 di chiusura delle scuole primarie in presenza”, questo “conferma la correttezza del nostro provvedimento”. Il Tar Campania “dice chiaramente ció che abbiamo sempre sostenuto e cioè che il provvedimento di chiusura in presenza di tutte scuole, trova motivazione sul rilievo della persistente emergenza sanitaria, sul verificato effetto moltiplicatore dei contagi connessi a positività nelle fasce di età scolare e sul prevedibile impatto sul sistema sanitario regionale”, ha chiarito Emiliano. “Se così è, abbiamo ancora ottime possibilità di convincere il Tribunale Amministrativo della Puglia a restituire efficacia alla mia ordinanza n.407 che chiudeva la scuola primaria in presenza”. Il governatore ha specificato che “non ci aspettavamo la sospensiva del Tar di Bari. Eravamo convinti che la nostra ordinanza n.407 fosse ineccepibile come anche il Tar Puglia Lecce e il Tar Campania hanno confermato”. “Ma il nostro è uno stato di diritto dove nessuno puó sottrarsi al controllo di legalità della Giustizia. Attendiamo con fiducia l’udienza del 18 novembre”, ha concluso Emiliano