“Lo scrigno dei talenti? Non è una minestra riscaldata“.
Francesco Scauro, assessore comunale ai Servizi sociali, replica alla presa di posizione di qualche giorno fa di “Città democratica” su questo giornale in cui aveva tirato in ballo il poco impegno dell’amministrazione sul tema del recupero dei minori (http://www.dabitonto.com/politica/r/pestaggio-16enne-citta-democratica-bisogna-interrogarsi-sulle-misure-adottate-per-prevenire/9435.htm).
“Non è mia consuetudine – scrive il socialista sul suo profilo Facebook – intervenire sui social network, ma leggo una lettera pubblicata sul daBitonto dalla lista civica presente in Consiglio comunale Città Democratica sull’odioso episodio che colpito un ragazzo di 16 anni massacrato di botte da una banda di delinquenti nella nostra villa comunale.
Pur condividendo l’analisi iniziale, mi trova in netto disaccordo sulla seconda parte dell’articolo quando tira in campo non l’operato del sottoscritto, ma dell’amministrazione che governa Bitonto di cui la lista civica Città Democratica ha un rappresentante in giunta ed un rappresentante in consiglio comunale.
Considerare “Lo scrigno dei talenti” una minestra riscaldata da propinare a dei bambini e ragazzi che sono tutti a rischio di esclusione sociale mi sembra ingeneroso non tanto per il sottoscritto e l’amministrazione, ma soprattutto per i tanti operatori volontari che con passione, dedizione e competenza dedicano parte della loro vita a seguire circa 250 ragazzi non solo negli studi scolastici ma a indicare loro, percorsi di crescita, nel rispetto degli altri, confrontandosi quotidianamente con operatori scolastici e le famiglie.
Non so con quale criterio si debba utilizzare per scegliere tra ragazzi che sono più a rischio degli altri sapendo che tutti quei ragazzi provengono da famiglie con disagio sociale.
Ricordo a Città Democratica che questa amministrazione con propri fondi comunali assicura questo servizio alla Città per una somma pari a 100mila euro che servono non a pagare gli operatori che sono tutti volontari e qualificati, ma a sostenere le spese di ben 11 realtà parrocchiali bitontine comprese le frazioni di Palombaio e Mariotto.
Lo scrigno dei talenti è solo uno dei tanti progetti educativi che vedono coinvolti minori a rischio di esclusione, basti ricordare l’ultimo progetto avviato “Dipendi da te”.
Sa bene Città Democratica le difficoltà economiche in cui spesso ci troviamo a operare per mantenere tali servizi sempre efficienti, e nel corso di questi anni non mi è parso di vedere tanto afflato da parte dei sottoscrittori della lettera perché tali risorse fossero ulteriormente rimpinguate.
E non è assolutamente vero che questi ragazzi durante l’estate sono abbandonati a se stessi. Infatti, sempre con fondi comunali, si svolge la diversa estate di cui gran parte di questi fondi sono destinati proprio a l’area minori. Il tutto affidato solo alla buona volontà degli operatori delle parrocchie e delle associazioni di volontariato.
In riferimento alle professionalità richiamate da Città Democratica, l’ufficio dei Servizi sociali è dotato di grandi professionalità di comprovata esperienza. A questo punto mi chiedo: tutto quello che è successo a quel ragazzo è da addebitare solo ai servizi sociali?
Ci sono altri soggetti o altre problematiche che possono essere chiamate in campo?
E’ solo per innalzare polveroni?
Il dubbio mi attanaglia”.