“Sulle rotatorie di Piazza Marconi è doveroso, da parte mia, spiegare alla Città le mie e di altri responsabilità sui tempi di realizzazione”.
Non si fa attendere la risposta del sindaco alle nostre osservazioni sullo stato pietoso in cui versano i cordoli in cemento che delimitano le isole spartitraffico tra Piazza Marconi e Piazza Moro.
“Ad agosto 2012, poco dopo due mesi il mio arrivo, la parte attualmente occupata dalle rotatorie provvisorie era completamente libera” ricorda Michele Abbaticchio, che evidenzia come tale situazione sia stata determinata dalla eliminazione, da parte dell’amministrazione Valla, delle isole antistanti, per favorire il passaggio del Giro d’Italia nel 2010: “Ciò aveva comportato un parcheggio non controllato, cosiddetto “selvaggio”, alle porte del centro antico della Città. Si decise, pertanto, a due mesi dal mio arrivo di realizzare, per verificare l’andamento del traffico ed i miglioramenti conseguenti, un sistema di rotatorie provvisorie che consentissero di eliminare, peraltro, il suddetto irregolare parcheggio e i disagi alla circolazione dei veicoli”.
“Dopo quattro mesi e i risultati positivi verificati sulla circolazione stradale (dicembre 2012), si decise con l’ufficio lavori pubblici di ipotizzare diverse formule progettuali per la realizzazione delle rotatorie permanenti – continua il primo cittadino – Vista la strategica posizione delle stesse di fronte al centro antico (ed i costi rilevanti della loro realizzazione) l’approccio lavorativo fu, ovviamente, cauto”.
“La prima ipotesi fu, immediatamente, quella di rotatorie definite con un cordolo in pietra con, all’interno, isole a verde”.
Ipotesi, a suo dire, non realizzabile, perché “l’isola a verde avrebbe comportato necessariamente un impianto di irrigazione da installare sotto le stesse rotatorie, ma la chianca antica presente sotto il bitume ne avrebbe (finanziariamente soprattutto) pregiudicato l’installazione, pena la rimozione definitiva delle stesse chianche”.
“Pertanto, atteso il necessario parere della Soprintendenza, si è proceduto ad elaborare il progetto con rotatorie completamente in pietra (marzo-aprile 2013), elaborando un piano finanziario che richiede 70.000 euro circa, interamente coperto da fondi comunali – continua Abbaticchio, spiegando come si è arrivati al progetto definitivo di rifacimento delle rotatorie, inserito nel Piano Triennale delle Opere Pubbliche approvato giovedì scorso: “Si cercò, allora, capienza in fondi comunitari, candidando un progetto integrato che coordinasse il sistema delle rotatorie di Piazza Marconi con un itinerario ciclo-pedonale in grado di collegare la Villa Comunale con il Centro Antico. La candidatura di questo progetto (previdente anche il sistema delle rotatorie suddetto) viene trasmessa alla Regione dopo l’estate 2013, risultando vincitrice di circa 350.000 euro di fondi europei nel solo marzo di quest’anno. La necessaria elaborazione, vista la capienza finanziaria ora presente, del progetto delle rotatorie allo stato esecutivo ha comportato ulteriori due mesi (giugno 2014), con trasmissione alla Soprintendenza per l’ok definitivo. La Soprintendenza stessa, come sempre accade, ha invero suggerito nel mese di agosto 2014 alcune modifiche progettuali proprio sul sistema delle rotatorie di Piazza Marconi, in via di recepimento dagli uffici per procedere, finalmente, all’appalto dei lavori per la realizzazione delle rotatorie allo stato definitivo”.
“Se avessimo rinunciato ad una visione generale ed integrata della mobilità, avremmo sicuramente impiegato minore tempo – conclude l’ex funzionario del Comune – Me ne assumo, pertanto, piena responsabilità. Ho scelto una visione più a lungo termine per offrire alla Città un collegamento ciclabile sostenibile”.
“Il risultato finale darà torto o darà ragione” è la scommessa del sindaco.