Erano
tornati a protestare ieri mattina, davanti all’ospedale della Murgia.
Il
silenzio di chi dovrebbe parlare e mettere fine alla loro situazione
– su di loro pende un procedimento disciplinare per presunti
comportamenti deontologici non corretti e danno di immagine
alle strutture criticate sulla stampa nei mesi scorsi – ha spinto
il medico bitontino ma in servizio a Gravina Francesco Papappicco e
la collega Francesca Mangiatordi a riprendere catene e lucchetti
(http://www.dabitonto.com/cronaca/r/medico-bitontino-incatenato-e-collega-tornano-a-protestare-tregua-gia-finita/6937.htm).
Come
già hanno fatto la settimana scorsa.
La
protesta, però, è durata poco perché a interromperla è stata una
telefonata del direttore generale della Asl di Bari, Vito Montanaro,che conferma di voler prendere di petto la situazione. D’altronde, è
stato proprio lui a fermare la prima protesta incontrando
personalmente i due medici/sindacalisti.
E
sempre a lui, Francesco e Francesca hanno consegnato un fascicolo con
il quale si difendono da tutte le accuse.
L’ex
direttore amministrativo del Policlinico ha promesso che tutto sarà
risolto entro agosto. «Risolviamo
tutto entro agosto –ha
spiegato il numero uno della Azienda sanitaria locale barese –anche
se in
questo momento non so dire quando potrà essere esattamente convocata
la Commissione per discutere dei due procedimenti disciplinari. Ma
assicuro che chiuderemo questa storia entro la fine del mese».
Montanaro,
allora, continua a metterci la faccia.
Secondo
quanto riportato dal Quotidiano
italiano, che
più di tutti sta seguendo la storia, dopo aver letto le carte dei
due operatori sanitari, ha scritto alcune considerazioni ai
componenti della Commissione che dovrà stabilire le sorti dei medici
impegnati da tempo in una lotta per il miglioramento delle condizioni
di lavoro e di assistenza offerta dalle strutture sanitarie in cui
lavorano.
Su
Facebook, nel frattempo, anche grazie al gruppo
#noiduecimettiamolafaccia (arrivato a oltre 2.200 membri), la
solidarietà a Francesco e Francesca cresce giorno dopo giorno.