L’idea presenta davvero nobili intenzioni. Non solo riqualificare un patrimonio sportivo della città (della frazione in questo caso, perché si parla di Palombaio) ma anche renderlo una struttura moderna, efficiente ed efficace. Un Centro polisportivo, per l’appunto.
Come? Bussando alla Regione Puglia, potendo chiedere fino a un massimo di 100mila euro.
La “trovata” arriva da Palazzo Gentile, che qualche giorno fa ha dato il via libera al progetto per ridare completamente vita al campo sportivo di Palombaio, oggi in preda all’incuria e all’abbandono.
Tutto inizia in pienissima estate, ad agosto, quando dagli uffici regionali pubblicano un apposito bando che intende favorire la realizzazione di interventi per il potenziamento del patrimonio impiantistico sportivo dei Comuni, riconoscendo a tali interventi una importante funzione sociale, nell’ambito di contesti a maggiore rischio di esclusione sociale e a basso tasso di legalità.
Da corso Vittorio Emanuele hanno deciso di rispondere presente – così come racconta l’assessore all’Impiantistica sportiva, Domenico Nacci sul cartaceo questo mese in edicola -, candidandosi, quindi, con la struttura sportiva della frazione, da tempo inutilizzata.
E, non solo intendono farla risorgere (attualmente il campo è privo delle reti di recinzione, mentre gli spogliatoi sono privi di qualunque dotazione), ma che consentire di essere usufruita da quanta più gente possibile.
Leggendo il progetto definitivo, firmato da Paolo Dellorusso, le volontà del Comune sono quelle di realizzare un campo in erba artificiale bivalente A5 e volley; un campo di street basket; riqualificare gli ambienti spogliatoio; installare un ping – pong; realizzare un’area gioco attrezzata per bambini; un impianto antintrusione.
Se e quando sarà finanziato il progetto, e quindi realizzato, i lavori dovranno necessariamente essere completati entro un anno dalla sottoscrizione dell’accordo tra il Comune e la Regione – e “le attività sportive presenti nell’impianto – si legge nel deliberato – si svolgeranno in modo alternato al fine di permettere un adeguato utilizzo degli ambienti spogliatoio e di servizio annessi ai campi sportivi. Si precisa che le attività sportive si svolgeranno in assenza di pubblico”.