“Non
nascondo la mia delusione, il Settore che rappresento non ha avuto quella
attenzione e quella sensibilità che merita, per il ruolo economico, ambientale
e sociale che riveste in molte aree del nostro Paese”.
Con
questa riflessione Gennaro Sicolo, presidente del Consorzio nazionale degli
Olivicoltori (CNO) commenta l’intesa politica raggiunta il 27 maggio dagli
assessori regionali all’agricoltura e dal Ministro Maurizio Martina su come
applicare la riforma Pac 2014-2020 in Italia.
“Comprendo
le difficoltà del negoziato, ma dico francamente che si poteva fare di più e di
meglio – ribadisce Sicolo -. E’ mancata soprattutto la capacità di mettere sul
campo delle opzioni politiche e delle scelte chiare a favore dell’economia
agricola. Si è anteposto un metodo clientelare, con una sterile contabilità tra
il dare e l’avere, senza una visione per il presente per il futuro a favore del
“made in ITALY””.
La
delusione del CNO è legata in particolare alle decisioni sul sostegno specifico
e sull’entità di aiuti accoppiati riservati all’olivicoltura, settore al quale
sono riservati 70 milioni di euro circa, con tre diverse misure , di cui un
premio di base per le tre regioni italiane dove la coltura dell’olivo occupa
più del 25% della superficie agricola utilizzata; un supplemento per gli
oliveti delle stesse regioni che sono in pendenza per oltre il 7,5% e, infine,
una dotazione di 13 milioni di euro per la produzione di olio di qualità.
“L’incentivo
all’olio extra vergine di qualità è una richiesta espressamente avanzata dal
CNO – ricorda il presidente Sicolo -. Per il resto però devo purtroppo segnalare
come per i produttori olivicoli le scelte sono come una partita di giro, nel
senso che si recupera parzialmente con l’accoppiato ciò che si perde con il taglio
dell’11% sul disaccoppiato, senza considerare i gravi danni provocati dalla
convergenza interna. Ecco perché ripeto, afferma Sicolo, sono mancate il
coraggio e la lungimiranza nelle scelte”.
Ora
però, secondo il CNO, si deve guardare avanti e correggere il tiro con le decisioni
politiche che dovranno essere ancora prese.
“Ministro Martina non sono queste le risposte che i produttori olivicoli si aspettavano. Forte è la delusione dopo le
sue prime affermazioni che delineavano ben altre scelte. Si parla di
innovazione ma si pratica la vecchia ed inefficace politica degli aiuti a
pioggia, discriminando nei fatti il Meridione a vantaggio del Nord”, ha
affermato amareggiato il Presidente Sicolo.