I
cittadini domenica devono andare a votare. E a farlo per il “Sì”.
L’appello
arriva da Christian Farella, consigliere comunale, che invita, senza
se e senza ma, a recarsi alle urne per cancellare la norma che
concede alle società petrolifere di estrarre senza limiti di tempo
(e quindi oltre il tempo delle concessioni vigenti) idrocarburi entro
le 12 miglia marine dalla costa.
Il
cosiddetto referendum sulle trivelle.
“L’art.
48 della nostra Costituzione – scrive
in una nota l’esponente di opposizione – lega al voto non
solo l’esercizio di un diritto personale, ma anche un preciso ed
imprescindibile dovere civico. Spesso lo dimentichiamo o tendiamo a
considerare questo principio una banalità, eppure rappresenta per il
nostro Popolo una delle più grandi conquiste riconosciute dai Padri
Costituenti. Il voto è un diritto, sì, ma soprattutto è un dovere,
perché votare serve a non ripetere gli errori del passato, a evitare
che qualcun altro decida per noi, a rendere ognuno partecipe e
consapevole del proprio essere cittadino, ad attuare nella pratica un
altro principio fondamentale sancito dalla nostra Costituzione, il
più importante, quello di cui all’art. 1, secondo cui “ la
sovranità appartiene al popolo”.
In
giro, purtroppo, c’è tanta indifferenza e che sempre meno persone
vanno al seggio, ma in una fase in cui calano gli istituti di
democrazia, non prenderei sotto gamba le occasioni che ancora
abbiamo. Il tema delle trivellazioni nei nostri mari per la ricerca
del petrolio merita una sana riflessione. Le ragioni del SI – che io
sposo in pieno – sono tante, perché è in gioco il modello di
sviluppo energetico del Paese che vede contrapporsi le lobby delle
fossili con un modello in grado di creare, invece, ricchezza
sostenibile per il territorio. Il petrolio degli italiani è ben
altro ed è dato da turismo, pesca, biodiversità ed energia
alternativa. Anche Papa Francesco nella sua enciclica “Laudato si”,
affrontando il tema del rispetto dell’ambiente, esorta alla ricerca
di uno sviluppo sostenibile ed integrale, sottolineando che “
abbiamo bisogno di un confronto che ci unisca tutti, perché la sfida
ambientale che viviamo e le sue radici umane ci riguardano e ci
toccano tutti”.
Al
referendum del 17 aprile invito i cittadini a votare….e a votare
SI, per cancellare la norma che concede alle società petrolifere di
estrarre senza limiti di tempo (e quindi oltre il tempo delle
concessioni vigenti) idrocarburi entro le 12 miglia marine dalla
costa”.