Dalla locale sezione di Sinistra Ecologia Libertà, riceviamo e pubblichiamo.
Chi dice che le trivellazioni porteranno nuovi posti di lavoro dice una falsità: le piattaforme richiedono poche unità lavorative e il saldo tra nuova occupazione e quella presente è sempre stato negativo Le riserve di petrolio da estrarre equivarranno a solo 6-7 settimane di consumo energetico nazionale e saranno proprietà delle multinazionali che potranno destinarle dove preferiscono. Vi è un enorme rischio di incidenti che potrebbero mettere a rischio l’intero ecosistema dell’adriatico ed inoltre le piattaforme penalizzeranno il turismo della nostra regione che incide sul pil per il 10% Quindi le trivellazioni portano benefici esclusivamente alle multinazionali concessionarie mettendo a rischio l’ambiente e favorendo i cambiamenti climatici.
Il SI al referendum è un si per nuove politiche energetiche che tutelino il territorio, la salute delle persone, creino reali nuovi posti di lavoro e non svendano il nostro patrimonio ai petrolieri stranieri.
Il Partito Democratico di Renzi sta invitando i cittadini ad andare al mare come fece Craxi, ma riceverà la stessa risposta di allora: un’ampia partecipazione e la vittoria del SI. Si prenda esempio da Obama che in questi giorni ha vietato le trivellazioni per un arco di 160 km dalle coste statunitensi dimostrando di tenere all’ambiente nazionale molto più del nostro Presidente del Consiglio,che ha scelto di sperperare 350 milioni di euro non accorpando il momento referendario con le elezioni amministrative .
Come SEL Bitonto abbiamo aderito al comitato per il si, costituitosi nella metà di marzo , organizzando momenti di riflessione e iniziative e che oggi vede la chiusura della campagna referendaria , in Piazza Cavour alla ore 19. Infine, invitiamo, la cittadinanza a seguire con noi lo spoglio e l’esito della consultazione referendaria dalle 23 di domenica nella nostra sede in Piazza Marconi – SEL BITONTO-