Il prossimo
mese, saremo chiamati a votare al referendum indetto dai consigli regionali di
alcune regioni italiane, tra cui la Puglia, per proporre l’abrogazione della
norma che concede di protrarre le concessioni per estrarre idrocarburi entro 12
miglia dalla costa italiana, fino alla vita utile del giacimento.
In vista dell’appuntamento
elettorale, anche a Bitonto si è costituito il Comitato per il Sì, per iniziativa di singoli rappresentati di
diverse realtà impegnate da tempo sul territorio di Bitonto, Palombaio e
Mariotto, facenti parte del mondo associativo, culturale, politico e
ambientale, di stampo trasversale ed accomunate dalla volontà di mobilitarsi
per la vittoria del Sì.
In questi giorni ci sono stati i primi incontri interni per organizzare l’attività di informazione rivolta ai cittadini, che inizierà questo weekend. I membri del comitato, infatti, sabato saranno tra le strade della città per fare volantinaggio, mentre domenica mattina, nelle piazze del centro, saranno installati dei gazebo.
«Venerdì 11 marzo c’è stato il secondo
incontro, presso il circolo Arci Train de vie, dove abbiamo iniziato a
strutturare il profilo del comitato per poter dare inizio alla campagna
referendaria contro le trivellazioni nel nostro Mar Adriatico – si legge
nel comunicato diffuso agli organi di stampa – L’adesione è regolata da uno statuto informale ed è aperta, ovviamente,
a tutti e tutte coloro abbiano intenzione di impegnarsi per la battaglia
referendaria.
Lo scopo è quello di informare la
cittadinanza dell’importanza della data del 17 aprile, voluta lo ricordiamo dal
governo Renzi come slegata dall’election day, e sensibilizzare e coinvolgere
più fasce della popolazione possibile.
Per cosa siamo chiamati a scegliere il
17 aprile? Il percorso che ha portato al quesito di questo referendum porta con
sé tutta la battaglia degli ultimi anni contro lo strapotere delle
multinazionali in materia di trivellazione, contro la decisione calata
dall’alto delle strategie energetiche nazionali, contro lo stesso modello di
sviluppo dipendente da idrocarburi, vecchio e perdente. Per la decisione dei
territori in tutto ciò che riguarda suolo, acqua e aria, per un modello di
impianto energetico diverso e rinnovabile, per ridare voce alla cittadinanza in
un momento di assopimento della volontà popolare.
Invitiamo singoli e associazioni a
continuare a mandare la propria adesione e unirsi a noi per la sfida che ci
attende».
I primi
promotori per il Comitato per il Sì:
Giuseppe
Cazzolla (Fare Verde), Francesco Dimundo (Associazione in Jazz, Accademia della
Battaglia), Clara Angela Brascia (Arci Train de Vie), Andrea Nicole Brascia
(Arci Train de Vie), Pippo Viola (Libera), Giorgia Piglionica (Arci Train de
Vie), Giusy Moretti (Arci Train de Vie), Noemi Malerba (Agesci Bitonto 3),
Michele Zero (Giosef Puglia), Francesco Brandi (Città Democratica), Michele
Vacca (Giovani Comunisti/e), Vincenzo Martinelli (Rifondazione Comunista),
Nicola Abbondanza (Cenacolo dei Poeti), Antonio Brancale (SEL), Francesca Anna
Ruggiero (Bitonto in Movimento), Isabella Serena Liso (Arci Rimescola), Davide
Riccardi (Arci Rimescola), Luca Scaraggi (Progetto Comune), Francesco Antonio
Caldarola (Colibrì), Nicola Sannicandro (La Mandragora), Marco Stellacci (La
Mandragora).