“Siamo diventati ormai il loro bancomat.
Siamo stanchi. Dovrebbe esserci maggior sicurezza per tutte quelle realtà
economiche ubicate in periferia come la nostra. In alcuni orari non ci tutela
nessuno e siamo facile preda”.
E’ l’amara constatazione del proprietario della stazione di servizio Agip di
via Giovinazzo, che sabato scorso, all’incirca verso le 16.50, è stata il luogo
dell’ennesima rapina.
Due giovani a bordo di uno scooter grigio, con il volto coperto dal casco, provenienti
da Bitonto e muniti di pistola, hanno minacciato i dipendenti affinché
consegnassero tutti i soldi. Il tutto nell’arco di pochi secondi, per un
bottino che ammonta ad oltre 2 mila euro, tra fondocassa e denaro che i
benzinai avevano addosso. Nessuna violenza fisica, fortunatamente, verso il
personale.
Un colpo purtroppo riuscito, nonostante l’intervento di un agente di sorveglianza privata, che vedendo la scena, ha
intimato i criminali di fermarsi, sparando un colpo in aria ed uno verso le ruote
dello scooter.
Il forte boato emesso dagli spari ha persino richiamato
l’attenzione di una pattuglia della Polizia di Stato che, tuttavia, nonostante
il tentativo di inseguimento, non è riuscita a fermare i due balordi e ad
evitare che fuggissero con il maltolto. Una vera e propria scena da film.
“E’ la triste realtà delle periferie.
Soprattutto nel primo pomeriggio e la sera dopo le 20, orari in cui transita
poca gente, siamo completamente alla loro mercè. Possono agire indisturbati– riferisce rassegnato il titolare dell’attività –. Non è, del resto, la prima volta. Da quando siano aperti, dal 1993,
abbiamo avuto una media di una o due rapine all’anno. Una volta, entrando dal
bagno, distrussero il muro, per accedere al bar e tentare di aprire la
cassaforte. Un’altra volta sfondarono la vetrina del bar. L’ultimo episodio,
prima di sabato scorso, si verificò a giugno, con identiche modalità. E, come
noi, anche altri sono presi di mira. Nelle settimane scorse hanno rapinato
anche il benzinaio sulla poligonale”.