Un tragico risveglio per gli operatori della cooperativa “Tasha” che, avantieri mattina intorno alle ore 12.00, hanno scoperto che un cane randagio, residente nel quartiere antistante il canile comunale, «è stato avvelenato da diserbanti, inseriti sicuramente in una polpetta, ed è morto tra dolori orribili e atroci sul ciglio della strada- come scrive il presidente Francesca Demundo sulla sua pagina Facebook-.Birillo, un cane buonissimo che ogni giorno alle sette faceva compagnia agli operatori del canile e aspettava paziente il suo pranzo dai volontari: Lucia, Giulia, Caterina, Franco e tutti i suoi amici del canile, era amato da tanti; un cane nero qualunque, dolce, educato e amorevole,» a cui è stata spezzata la vita per ragioni ancora sconosciute e per la crudeltà di qualche essere spregevole e disumano.
I volontari hanno cercato in tutti i modi di salvarlo. «È stato ricoverato subito nella speranza che si potesse espellere il veleno dal suo corpo, ma purtroppo non è stato possibile ed è deceduto alle 14:30», ha aggiunto.
«Auguro a questa persona di fare la stessa fine, affinché provi la stessa sofferenza sentita dal cucciolo- ha dichiarato-. Al sud i cani non stanno bene per strada perché c’è ancora gente irrispettosa. Ciao caro Birillo ci manchi già», si conclude con amarezza il post.