Puglia verso zona arancione o rossa. Il dato medio dei contagi nell’area metropolitana di Bari è di 287,4 casi ogni 100.000 abitanti. È quanto emerso dalla riunione del Comitato provinciale di ordine e sicurezza convocato ieri dalla prefetta di Bari su richiesta del sindaco metropolitano Antonio Decaro, al quale hanno partecipato forze dell’ordine, dirigenti Asl e tutti i sindaci della Città metropolitana. Dei 41 comuni del territorio metropolitano barese più della metà supera la soglia limite dei 250 casi ogni 100 mila abitanti. A Bari città, ad esempio, il dato è di 393 casi ogni 100 mila abitanti, a Casamassima e Turi rispettivamente di 405 e 460. Quest’ultima è anche la città dove c’è stata la maggiore variazione percentuale nell’ultima settimana, con un aumento del 140% dei contagi. Alla luce di questi dati, i 41 sindaci stanno valutato la possibilità di adottare altrettante ordinanze comunali, tutte uguali, con ulteriori prescrizioni che potrebbero imporre per le prossime settimane limitazioni all’asporto e agli orari di apertura delle attività commerciali.
Infatti, per questo pomeriggio “abbiamo convocato il Coc per valutare con l’autorità sanitaria la necessità di ulteriori restrizioni -ha scritto su Facebook il sindaco Michele Abbaticchio-. Inutile aggiungere che la situazione è molto grave in tutta Italia”.
Intanto, la scorsa notte “abbiamo inviato al ministro Speranza una nota nella quale spieghiamo che la terza ondata è arrivata anche in Puglia e preannunciamo che stiamo superando tutti i parametri, soprattutto nelle province di Bari e Taranto: ma la crescita dell’epidemia è vorticosa e comincia a interessare anche altre province”. A spiegarlo il governatore Michele Emiliano in un lungo post pubblicato sui social. Ci sono “le premesse per l’adozione da parte del governo di un passaggio in zona di rischio più elevata, con misure più stringenti per le province di Bari e di Taranto rispetto al resto della Puglia, che comunque è in generale peggioramento” ha ribadito Emiliano, che ieri ha pubblicato una nuova ordinanza tra i cui provvedimenti vi è il ritorno in didattica a distanza per tutte le scuole di ogni ordine e grado fino a Pasqua.