“Viva la polizia municipale, che diventerà spero polizia locale, con una nuova veste, che possa consentire di prendere atto che si tratta, per me, di un punto di riferimento ineliminabile non delle istituzioni soltanto, ma dei cittadini”. Lo ha detto il viceministro alla Giustizia, Francesco Paolo Sisto, a Bitonto, a margine di un convegno per il 50esimo anniversario dell’Associazione Nazionale Comandanti e Ufficiali di Polizia Municipale.
“La polizia municipale deve svolgere un ruolo anche di prevenzione, sia pure tacita. Se noi andassimo incontro al poliziotto municipale di quartiere, daremmo non solo alla criminalità un dissuasore, ma soprattutto ai cittadini un modo di essere assicurati – ha spiegato Sisto -. Questa presenza costante potrebbe significare tanto: dato che noi dobbiamo puntare ad una vita migliore per tutti quanti noi, la polizia municipale può avere un ruolo estremamente rilevante, non soltanto amministrativo, ma anche di controllo di quello che accade sui territori”.
E aggiunge: “Credo che questa sia la dimensione in cui, in questo momento, soprattutto nei nostri territori, sappiamo bene Bari che in che condizioni è dal punto di vista della sicurezza, questa funzione sia valorizzata nell’interesse anche della qualità del servizio della polizia municipale. Se noi riuscissimo a dare questa prospettiva, probabilmente sarebbe anche percepita meglio dai cittadini”.
Sisto conclude: “Molte volte ci si lamenta per l’eccesso di severità nelle sanzioni amministrative, che è giusto che la polizia municipale contesti, però se ci fosse questo riavvicinamento dal punto di vista del rapporto cittadino-sicurezza, sono convinto che anche per la protezione municipale sarebbe più facile sbarcare il lunario quotidiano”.