Più
costoso del 50 per cento in termini di servizio per costi di
investimenti, mezzi e uomini. In compenso, però, porterà minori
costi di smaltimento anche grazie ai proventi che saranno incassati
dai consorzi Conai, quelli che si occupano degli imballaggi dei
rifiuti. E, soprattutto, finalizzato alla logica della produzione
energetica del rifiuto, che fa rima con sgravi per le tariffe Tari,
la tassa sulla spazzatura.
È il
“Porta a porta” allargato che l’Azienda servizi vari ha
presentato qualche giorno fa all’Ufficio protocollo del Comune, e che
adesso attende il vaglio e il disco verde dell’amministrazione di
Palazzo Gentile.
Il
progetto, redatto direttamente dall’Asv, prevede, innanzitutto,
l’abbandono della raccolta stradale, e quindi tutti i contenitori
saranno progressivamente rimossi, di qualunque natura essi siano.
Non è
tutto.
Da
quello che emerge, infatti, l’idea è quella di realizzare l’intera
raccolta con “criteri simili” a quelli già attuati per il Centro
storico e le frazioni, ma con alcune innovazioni non da poco.
“Allargare
il Porta a porta a tutta la città – spiegaVincenzo Castellano, amministratore unico dell’Asv – costerà
il 50 per cento in termini di servizio per costi di investimento,
mezzi e uomini, ma il ritorno sarà dato dai minori costi di
smaltimento e dagli introiti che il Comune riceverà dal Consorzio
nazionale degli imballaggi, il Conai”.
“La
città – prosegue – sarà
depurata dalla presenza degli orribili contenitori stradali. Senza
contare, poi, che con minimi investimenti ulteriori a costo zero, e
con l’adozione di impianti a impatto ambientale zero, ci saranno
ulteriori sgravi per i contribuenti e nuove opportunità
occupazionali”.
Poi una certezza: “Il nostro progetto prevede notevoli migliorie e ottimizzazione dei costi rispetto a quello presentato dalla società Esper nel 2014″. Erano i tempi in cui l’Aro era data per imminente (leggi qui).
La
palla, adesso, passa all’amministrazione comunale.