“Opus insigne admirabile”, così scriveva il 6 maggio 1740, relazionando sulla visita pastorale alla chiesa del Conservatorio di Santa Maria delle Marteri, il vescovo Mons. Giovanni Barba a riguardo della tela che la confraternita di san Michele ha fatto recentemente restaurare.
Si tratta di una bella tela seicentesca, inserita in una cornice ovale, che riproduce l’immagine della Vergine che amorevolmente tiene in grembo Gesù Bambino. E’ un dipinto di buona fattura, realizzato da un ignoto pittore di scuola napoletana in linea col classicismo cinquecentesco, con gamme cromatiche chiare e delicate trasparenze di colore, reso sfolgorante da un sapiente uso della luce.
Dominanti appaiono il rosso, il blu, il bianco, non senza alcune tonalità di giallo e di bruno. Entro uno schema compositivo semplice, capace di trasmettere un immediato sentimento di dolcezza e di suggestiva bellezza, emergono il volto semplice della Vergine, definito con un tenue incarnato roseo delle guance e con uno sguardo dolce di cordiale familiarità, e la figura del Bambino amorevolmente delineato con un modellato accurato del volto nonché del ciuffo dei capelli e delle pieghe della tunichetta col suo bianco tenue e riposante.
L’opera venne donata alla chiesa di santa Maria delle Marteri (oggi san Michele) da Nicola Giuseppe Costantino, prestigiosa voce bianca nella corte di Cristiano Luigi, duca di Brunswich-Lüneburg, intorno alla metà del XVI secolo e poi sopranista scelto nella regia cappella di Napoli.
Tornato a Bitonto nel 1667 per motivi di salute, ospite del fratello Michelangelo, celebre protomastro, diresse scuole musicali in conventi e istituì una scuola di canto proprio nel conservatorio già divenuto monastero, con oltre trenta ragazze ospitate, di santa Maria delle Marteri.
La tela fu posizionata sulla parte superiore dell’altare in cornu epistulae altaris maioris, dedicato a santa Teresa – le monache del conservatorio vestivano l’abito delle oblate scalze di santa Teresa – , al di sopra di una tela della santa di Avila oggi perduta, opera “eleganter eccellenterque per egregium Carolum Rosis depicta”, come riporta Mons. Barba sempre nella relazione succitata.
Il restauro del dipinto, realizzato da Dino Fiorello, si inserisce nell’azione di valorizzazione dell’antica chiesa di santa Maria delle Marteri, sorta sul finire del Duecento, messa in atto dall’amministrazione della confraternita di san Michele, composta da Arcangelo Pice, Pasquale Moretti, Emanuele Abbatantuono, Arcangelo Sicolo e Michele Garofalo, con la guida del padre spirituale don Paolo Candeloro.
Difatti a breve sarà avviato il restauro dei due altari posti sotto il colonnato della cantoria in uno alle opere pittoriche ivi contenute, nell’altare di destra la tela ottocentesca di sant’Anna e san Gioacchino con Maria bambina, opera del pittore locale Francesco Triggiano, in quello di sinistra il bellissimo affresco cinquecentesco della Madonna delle Marteri.
L’arcivescovo di Bari-Bitonto Mons. Francesco Cacucci riconsacrerà la tela già restaurata della Madonna col Bambino giovedì 29 settembre alle ore 18.30 in occasione della festa liturgica di san Michele.