Anci Puglia ribadisce la necessità di un intervento urgente del governo e dei parlamentari pugliesi per risolvere il problema della mancata attuazione del patto di stabilità regionale verticale incentivato in Puglia. Gli enti locali e il sistema economico pugliese subiscono una pesante doppia penalizzazione che non può e non deve passare inosservata.
Il governo ha stanziato il fondo di solidarietà comunale per 120 milioni di euro, finanziandolo per il 66,7% (80 milioni di euro) con risorse rastrellate dalla mancata attuazione del PDS verticale incentivato in Puglia.
Inoltre, dalla “manovrina” predisposta dal governo, arriva un ulteriore stangata per i comuni ed in particolare per i comuni pugliesi. Infatti, viene incrementato di ulteriori 550 mln il saldo complessivo del Patto di Stabilita; di conseguenza la manovra complessiva 2013 a carico dei Comuni aumenta da circa 580 mln di € (166 mln di peggioramento obiettivo PdS e rimanente parte di tagli tra entrate e spese) a circa 592 mln.
“Tutto questo è insostenibile per la nostra regione, – ha dichiarato il presidente Luigi Perrone – il livello di tensione tra i comuni soggetti al patto è alto, i sindaci chiedono una risposta urgente.. L’ultima nostra ricognizione dello scorso mese di giugno ha fatto registrare richieste di spazi da parte di 142 comuni per oltre 228 milioni di euro. Una capacità di spesa espressa dai comuni “virtuosi” pugliesi che è quasi il triplo dello spazio finanziario destinato alla Puglia per effetto della compensazione finanziaria verticale incentivata 2013 e che non possiamo utilizzare. Ci aspettiamo subito fattivo sostegno anche di ANCI Nazionale e del presidente Fassino, se è vero che siamo in una nuova stagione di rapporti con il governo, per recuperare quelli 80milioni ed evitare danno e beffa per i comuni e l’economia pugliese.
Sulla legge di stabilità varata dal governo – ha continuato Perrone – rileviamo pro e contro, in generale, bene l’allentamento del patto di stabilità e l’assenza di nuovi tagli ai trasferimenti comunali; di contro, non si parla della destinazione seconda rata dell’IMU e vi è incertezza sui nuovi tributi. Accogliamo con favore anche le proroghe disposte nei giorni scorsi, al 30 dicembre dell’anticipazione di Tesoreria per 5/12 e al 30 novembre per le delibere di riequilibrio di bilancio.(art. 12 bis legge Femminicidio).
Quadro di sintesi su ciò che accade nel complesso ai Comuni pugliesi:
– lasciano sul piatto 80 mln circa per la mancata attivazione del PDS incentivato a scapito dell’economia regionale, con ulteriore grave danno a carico delle imprese creditrici dei Comuni;
– la manovra complessiva 2013 diviene: 190 mln circa per peggioramento PDS (da 166) e 402 per tagli su entrate e spese (da 410);
– il maggiore trasferimento ai comuni italiani sul Fondo Solidarietà Comunale di 120 mln, viene finanziato per il 66,67% dai Comuni pugliesi a causa del rastrellamento delle risorse destinate dalla legge stabilita 2013 al PDS incentivato.