Questa ennesima tragedia consumata in una giornata d’estate ci dovrebbe far comprendere come la violenza la fa da padrone.
Non solo a Bitonto ….
Ma certo che a Bitonto c’è una violenza gratuita ed intrinseca in soggetti che imprimono il loro potere criminale.
Non bastano più le lacrime e l’indignazione che durano poco, ma sarebbe ora di dire basta alla violenza in tutti i luoghi.
Anche minacciare un giornalista o il primo cittadino é un termometro allarmante di come le regole del vivere civile siano state ormai seppellite dalla violenza.
Questa mentalità che uccide ogni giorno il nostro futuro e che ieri ha distrutto una giovane vita.
Un ragazzo che mai potrà più vivere la sua vita, la sua Bitonto.
Non c’è alcuna giustificazione né tanto meno un voler capire.
Solo orrore per un atto che é vile e criminale.
Ricordo una sera d’estate quando un signore sui 60 anni con modi violenti si dirisse verso i tavoli del locale che allora gestivo in qualità di direttore, prima le minacce ai dipendenti e poi quella furia pronta a distruggere quei tavoli che a suo dire non dovevano essere lì, che gli davano fastidio, nonostante la giusta autorizzazione.
Attimi di paura che in quel caso grazie all intervento della polizia si conclusero con la fuga di quell’uomo violento.
L’indomani dovetti denunciare il tutto, anche ripreso dalle telecamere, perché bisogna denunciare ogni atto di criminoso.
Questa violenza diffusa dovrebbe far capire ai giovani e non, che una città non può emergere o essere culla della cultura se per le strade vige la legge del far west e del non vedere né sentire.
A tutti noi restano l’amarezza ed il dolore per non essere stati capaci di evitare questa ennesima morte di un innocente.
Massima vicinanza alla famiglia.
E che giustizia sia fatta.