Si è partiti con l’incontro, lunedì scorso, al campo di calcetto intitolato a Mario Licinio, al quale hanno partecipato anche il prefetto e il questore di Bari.
L’ultimo atto è andato in scena sabato con un triangolare, sempre a quel campetto di periferia tornato da poco a risplendere. In mezzo, un convegno su usura e gioco d’azzardo, un primo incontro con il Centro polifunzionale “Paolo Borsellino”, e il concerto di Fabrizio Moro.
La settimana “Oltre la legalità“, insomma, vede la bilancia pendere per il segno positivo.
Questa, almeno, è la convinzione del sindaco Michele Abbaticchio, che affida a Facebook le sue riflessioni.
“Abbiamo ascoltato i principali protagonisti della sicurezza del territorio, autorevoli magistrati, scrittori di mafia e parenti delle vittime innocenti.
Abbiamo coinvolto con la Basilica dei Santi Medici diverse associazioni impegnate nella complessa opera di prevenzione e sensibilizzazione dei più giovani, correndo tra assemblee scolastiche a tema e luoghi simbolo sottratti al degrado per riaffermare l’importanza della riappropriazione del territorio.
Credo che tutte le parti sociali coinvolte abbiano il dovere, alla conclusione di questa esperienza, di continuare a confrontarsi e di programmare continuamente laboratori di cittadinanza attiva in materia.
Credo che sia necessario “rompere sempre le scatole” alle Istituzioni, dalle scuole al Comune, dal Governo alla Regione, per chiedere e pretendere che i nostri FIGLI si affaccino alla “convenienza” della legalità, imparino ad amare la memoria delle vittime di mafia, continuino ad incontrare gente resa diversa da esperienze dirette, da ferite frontali.
Credo che ogni singola goccia di sudore debba essere investita anche su questo, perché la Bitonto, Mariotto e Palombaio che vorremmo dipende soprattutto da questo.
Da loro. Dal loro talento e dalle loro, sempre più consapevoli, scelte.
Noi non conteremo, finalmente, più nulla dopo”.