«Stiamo lavorando con grande impegno e determinazione sia sul fronte della lotta alla criminalità organizzata che nel contrasto a quella comune, alla cosiddetta microcriminalità». A dirlo il colonnello Fabio Cairo che, da un anno, ha in mano le redini del Comando Carabinieri delle provincie di Bari (con 41 Comuni e 1.257.520 abitanti) e quella di Barletta – Andria – Trani (con 10 Comuni e 391.224 abitanti). In questi territori è molto alta la densità criminale e ci sono circa 51mila reati che vengono consumati e denunciati ogni anno in media tra Bari e provincia: sono quasi 140 le denunce fatte ogni 24 ore. A confermare questi dati il Dipartimenti di Pubblica Sicurezza del Ministero dell’Interno, che fotografano i delitti “emersi” in seguito alle segnalazioni fatte alle forze di polizia. Restano, però, numerosi i fenomeni di microcriminalità che, per diversi motivi, sfuggono al controllo delle autorità e la cui denuncia da parte delle vittime, a volte, non è affatto scontata. «La Giustizia può apparire lenta rispetto alla velocità con la quale la malavita consuma i suoi crimini e le sue strategie, ma alla fine di un percorso che deve tenere ben presente il rispetto di regole e procedure, a garanzia dello stesso esito delle indagini, la Giustizia raggiunge il suo obiettivo», dice ancora Cairo. Intanto, arrivano nuovi ufficiali nelle aree criminali in cui la delinquenza è particolarmente recrudescente. La dimensione locale della malavita, infatti, pensa sempre più in grande, con l’idea di espandersi sempre più sul territorio extracittadino e a dirlo ci sono anche le ultime relazioni semestrale della Direzione Investigativa Antimafia. Quella di Bitonto, poi, è un territorio ricco di clan locali che stringono alleanze operative con gruppi meglio organizzati nella provincia, specie degli Strisciuglio e Parisi.