“A pensar male si fa peccato, ma spesso ci si azzecca”, sentenziava maligno la buonanima (?) dell’eterno Andreotti Giulio da Roma.
Dunque, subito la notizia. Il pm della Procura di Trani, il bitontino Michele Ruggiero, è indagato dalla Procura di Lecce per abuso di ufficio e falso. Il fascicolo – secretato – riguarda un caso di criminalità economica di cui si è occupato a Trani. Due i procedimenti disciplinari aperti a seguito dell’inchiesta: uno di fronte allo stesso Csm, il secondo è sul tavolo della Cassazione. Che dovrebbe esprimersi proprio oggi al riguardo. Ma dicevano di un umano sospetto che può cogliere chiunque legga la tempistica di questi provvedimenti.
Infatti, Ruggiero – che da inguaribile uomo delle istituzioni esprime “massima fiducia nella giustizia” – doveva essere nominato proprio in questi giorni dal Consiglio superiore della magistratura a consulente della commissione sulle banche. Incarico “honoris causa” a nostro parere, che resta però “sub judice”, in attesa del verdetto odierno. Michele, infatti, ha avuto il “torto” di indagare sulle più grandi agenzie di rating del mondo. E, anche se l’impianto accusatorio è stato smontato punto per punto- lo ricordava in toni trionfalistici anche La Stampa di ieri -, tra le pagine delle carte processuali traluceva che, forse, il pm aveva ragione, ma non si poteva fare niente. D’altronde, che il mondo delle banche sia malato è un dato di fatto incontrovertibile. Ogni giorno se ne sente una, ma il carrozzone non subisce crepe. Almeno fino a quando non arrivano le Iene, che, come sempre, in un Paese malconcio e ipocrita come è la nostra Italia, causano scosse telluriche su quel che già si sapeva. Un esempio su tutti: il suicidio di David Rossi, il responsabile della comunicazione di Monte dei Paschi, “stranamente” suicidatosi. Michele viene definito con insinuante stoltezza “star internazionale”, solo perché ha provato a richiamare alle loro responsabilità colossi della finanza come Standard&Poors e Deutsch Bank. Io, che ho avuto l’onore – e sottolineo: l’onore – di conoscere e intervistare l’ex pm della Procura di Trani e so per certo che, dopo approfondito e meticoloso studio, conosce nei più ascosi meandri proprio quel sistema di danari e potere. Ma, ovviamente, guai a chi tocca quel Moloch, neppure in nome di giustizia e verità. Dunque, indipendentemente da quel che oggi verrà deciso nel capoluogo salentino, io sono con Michele Ruggiero senza se e senza ma.