Sono tre i nomi iscritti nel registro degli indagati dal pubblico ministero Massimiliano Carducci nell’inchiesta sulla morte di Francesco Panzarino l’operaio di 58 anni originario di Bitonto, travolto dal crollo del solaio dello stabile di via Leonardo Da Vinci, a Santa Maria di Leuca, dove stava eseguendo alcuni lavori di ristrutturazioni per l’azienda edile per cui lavora: l’Arc costruzioni di Palombaio (una frazione di Bitonto). Tra gli indagati il datore di lavoro, il direttore delle opere e il responsabile della sicurezza. L’iscrizione è avvenuta anche sulla base delle informative stilate dai carabinieri della compagnia locale, e dagli uomini dello Spesal (acronimo di Servizio di prevenzione e sicurezza negli ambienti di lavoro, un settore del dipartimento di prevenzione delle Asl), che in casi come questi svolgono a tutti gli effetti funzioni di ufficiale di polizia giudiziaria e conducono le indagini relative agli infortuni sul lavoro. In particolare dovranno verificare se sul luogo della tragedia siano state rispettate tutte le misure di prevenzione stabilite dalla legge.
Si tratta, comunque, un atto dovuto, anche e soprattutto in vista dell’esame autoptico. Gli indagati, infatti, potrebbero nominare un consulente da affiancare a quello designato dalla Procura. Domani il pubblico ministero Carducci conferirà l’incarico al medico legale Roberto Vaglio. Panazarini è morto dopo essere stato travolto dalle macerie. Fortunatamente altri due colleghi del 58enne non hanno riportato ferite: sono riusciti a scansare la valanga di tufo e pietre che ha ucciso il loro amico.
L’autopsia è solo uno degli accertamenti tecnici al vaglio della magistratura. Bisogna, infatti, stabilire cosa abbia provocato il crollo e se i lavori in corso abbiano in qualche modo compromesso la staticità delle strutture portanti e il conseguente cedimento del solaio. La struttura, un vecchio complesso scolastico, dovrebbe ospitare il museo civico del corallo bianco. Presto potrebbe essere nominato un consulente per visionare la struttura, i prospetti e i lavori sin qui eseguiti.
Fonte: lecceprima.it