“Ci sono molte armi, oltre a molta droga, che circolano nelle nostre città e questo ci deve preoccupare. Perché significa che si sta diffondendo anche una cultura mafiosa, che pervade i comportamenti quotidiani, dove si risponde subito con la violenza, con la prepotenza, imponendo delle logiche anche tra i nostri adolescenti e minori che diventano vittime di questo meccanismo“.
Lo ha detto il referente regionale di Libera, don Angelo Cassano, intervenuto a Bitonto nel corso della commemorazione in onore dell’84enne Anna Rosa Terantino, vittima innocente di mafia, uccisa barbaramente nel corso di un conflitto a fuoco tra i clan Conte e Cipriano il 30 dicembre 2017.
“Per noi è importante il lavoro nelle scuole – ha continuato don Angelo -. È lì che dobbiamo cercare in tutti i modi di fare i nostri interventi, perché in questo modo facciamo memoria vera, altrimenti facciamo retorica, veniamo qui e facciamo ogni anno questa passerella”. E poi ha concluso: “Speriamo che questo nuovo anno ci veda tutti quanti più impegnati, perché non possiamo voltarci dall’altra parte. Dobbiamo sostenere le realtà parrocchiali che vivono in certi quartieri, dove ogni giorno il lavoro si fa più difficile: il fatto che ci si confronti con realtà che vogliono imporre invece della bellezza, dell’arte, della cultura che abbiamo, la possibilità di vivere una socialità diversa, la paura e l’insicurezza. Questa è la nostra la nostra lotta“.