«Erano le 3.45, quando io e il mio amico ci stavamo recando verso la
macchina dopo aver trascorso una serata in discoteca. Otto ragazzi italiani si
avvicinano accusandoci di averli spintonati nel locale. Non ho neanche fatto in
tempo a dire che si stava sbagliando ed uno di loro mi ha sferrato un pugno in
faccia, talmente forte che ho perso i sensi».
Ce lo racconta Michele, un
ragazzo bitontino che vive a Milano e che è stato vittima di un aggressione,
insieme al suo amico Marcello, avvenuta tra sabato e domenica presso il locale
“Karma Borgo del Tempo Perso”.
Non è, purtroppo, la prima
volta che si registra e denuncia un caso di aggressione simile, in cui ad
essere protagonisti sono ragazzi omosessuali.
«Nel momento in cui mi sono svegliato, loro erano già scappati. Avevo il
viso, le mani e i vestiti pieni di sangue. Non ho assistito all’aggressione di Marcello,
ora gravemente ferito. Un altro nostro amico è riuscito, fortunatamente, a
rifugiarsi in macchina, a chiamare i soccorsi e, purtroppo, ha visto tutto:
l’hanno massacrato con calci e pugni e spaccato una bottiglia di vetro in
testa».
E’ stato tempestivo, poi,
l’arrivo sul posto di polizia e ambulanza.
L’aggressione è avvenuta a
circa 500 metri dal locale sotto gli occhi di gente che non è intervenuta ed è
anche questo che rammarica.
«Al momento, siamo ricoverati in ospedale. Io ho una frattura al naso.
Marcello dovrà subire un intervento alla scatola cranica a causa di una
frattura scomposta dell’osso frontale. Entrambi abbiamo occhi gonfi, ematomi e
contusioni su viso e corpo».
Oggi, Michele si
sottoporrà ad un intervento.
L’Arcigay di Milano ha
dichiarato che farà luce sulla vicenda per chiarire se la sua natura sia
omofobica.
«Non so per quale motivo ci abbiano potuto aggredire –conclude
Michele- e neanche se quegli uomini erano
nel locale, che organizza serate sia gay che etero e talvolta le unisce. Spero
solo che sia fatta giustizia».