Dalle
parole ai fatti. A tempi di record.
Martedì
il medico bitontino Francesco Papappicco e la collega altamurana
Francesca Mangiatordi avevano promesso che avrebbero consegnato al
più presto al direttore generale della Asl di Bari, Vito Montanaro,
le loro controdeduzioni per smontare punto per punto le accuse che
venivano mosse loro. E che aveva spinto i due operatori sanitari a
due giorni di plateale protesta a Bari prima e Altamura poi
(http://www.dabitonto.com/cronaca/r/il-medico-bitontino-e-la-collega-sospendono-la-protesta-dopo-incontro-con-il-direttore-generale-asl/6890.htm).
L’idea
che frulla in testa ai due, infatti, è semplice: l’Azienda sanitaria
locale vorrebbe metterli a tacere – li accusa, infatti, di presunti
comportamenti non deontologici e danno di immagine alle strutture
oggetto di critica – perché stanno osando, da mesi, criticare il
sistema sanitario pugliese, che certamente non gode di buona salute.
E
ieri, allora, Francesco e Francesca hanno fatto protocollare le loro
controdeduzioni, una serie di pagine su cui si mantiene l’assoluto
riserbo.
«Noi
non contestiamo nulla, se non già quello dichiarato nei mesi scorsi
sui giornali – sottolinea
il medico bitontino ai nostri taccuini- . Le
accuse che ci muovono sono infondate, persecutorie, vaghe e
strumentali. Nessuno avrebbe saputo con il “processino a porte
chiuse”…. Siamo rei di aver mantenuto rapporti con la stampa,
e di aver per mesi denunciato carenze o deficit di mezzi e presidi
cui i media più volte han puntato i riflettori».
Consegnate
le carte, adesso la prossima mossa spetta proprio alla Asl e a
Montanaro, che dovrà leggerle e capire come risolvere
l’ingarbugliata vicenda.
Quel
che è certo è che il 7 settembre i due medici/sindacalisti (nel
frattempo il gruppo di protesta #noiduecimettiamolafaccia ha superato
i 2.030 iscritti) saranno convocati davanti all’Ufficio dei
procedimenti disciplinari della più grande azienda sanitaria del
tacco d’Italia.