Nell’ambito del maxiprocesso Pandora, la prima sezione della Corte di Cassazione ha annullato, senza rinvio, la sentenza nei confronti di Nicola Colonna e condannato in secondo grado a 5 anni e 4 mesi, sostituita una pena a 5 anni. Agli imputati sono contestati reati di associazione mafiosa pluriaggravata, tentati omicidi, armi, rapine, furti, lesioni personali, sequestro di persona e violazioni della sorveglianza speciale. Annullate con rinvio ad un’altra sezione della Corte d’Appello di Bari, invece, le sentenze a carico di Vincenzo Di Liddo e del boss Domenico Conte. Annullate, inoltre, anche le sentenze impugnate dalle difese di Giacomo Anaclerio (13 anni), Giuseppe Antuofermo (10 anni e 4 mesi), Saverio Marella (11 anni) e Saverio Scotella (8 anni), e nei confronti di Giuseppe Catalano (5 anni), Cosimo Cecconi (7 anni e 10 giorni), Giuseppe Cutrignelli (5 anni) e Antonio Vacca (5 anni e 4 mesi). Annullate anche sentenze impugnate da parte di Giuseppe e Nicola Diomede (6 anni e 6 mesi e 7 anni), Domenico Mangiatordi (3 anni e 6 mesi) e Francesco Rizzi (5 anni), di Domenico Pupillo (4 anni e 8 mesi), di Nicola Favia (7 anni) e di Domenico Ottomano (5 anni e 3 mesi).
Rigettati, invece, i ricorsi presentati da Michele Abbrescia (4 anni), Gioacchino e Vincenzo Baldassarre (12 e 8 anni), Saverio e Vito Belviso (10 anni e 4 anni), Dario Berardi (5 anni e 4 mesi), Michael Bottone (6 anni e 8 mesi), Eugenio Cassano (4 anni), Alessandro Corda (6 anni e 8 mesi), Alessandro D’Elia (5 anni e 3 mesi), Umberto De Meo (3 anni e 9 mesi), Silvio De Fano (5 anni e 4 mesi), Riccardo Lucchesi (4 anni), Nicola Pappalepore (4 anni), Alessandro Snidar (4 anni), Giovanni Stellacci (9 anni), Giovanni Tritto (6 anni), Francesco Volpe (5 anni e 10 mesi), Giovanni Battista La Notte (5 anni e 3 mesi), Domenico Franco (3 anni e 9 mesi) e Michele Mallardi (21 anni), condannati anche al pagamento delle spese processuali.
Sono stati, infine, dichiarati inammissibili i ricorsi di Michele Campanale (4 anni), Cosimo e Michele Cassano (5 anni e 6 mesi e 4 anni), Mario D’Elia (5 anni e 3 mesi), Giuseppe Cassano (11 anni), Alessandro De Bernardis (4 anni), Salvatore e Vito Di Cataldo (9 anni e 9 anni e 2 mesi), Alessandro Frisari (4 anni), Stefano Grande (5 anni), Umberto Lorusso (30 anni), Ignazio Minervini (4 anni), Francesco Ronchi (5 anni e 2 mesi), Vincenzo Sassanelli (5 anni), Vito Scannicchio (8 anni), Roberto Cutrignelli (5 anni e 3 mesi), Domenico De Feudis (6 anni e 10 mesi), Ciro Esposito (5 anni), Antonio Gelao (4 anni), Francesco Ranieri (3 anni e 9 mesi) e Cosimo Soloperto (4 anni), condannati a pagare le spese processuali.