Un altare discreto, gli addobbi celesti, piante verdi e fiori variopinti. E poi lei, la statua della Vergine itinerante per le piazzette del centro storico, intorno alla quale si raccoglie in preghiera una comunità di fedeli. Allietata da canti e orazioni, la gente ritrova pace e serenità in un momento non certo felice per l’umanità. Francesco D’Aniello, che guida questo gruppo illuminato, ci spiega tutto così: “La bellezza della devozione popolare, a mio parere, sta nell’animo della gente che ,nella loro estrema semplicità, sanno accogliere il dono della fede per mezzo di una Madre che nonostante la miseria umana,continua a chiamarci “figli “.
Questa espressione di fede,la ritrovo ogni anno nel mese di maggio,ove con il benestare della mia parrocchia organizzo la peregrinatio Mariae .Ormai da anni organizzo questo cammino mariano nelle strade del centro quotidiano, dove tante volte viene a mancare il cardine del vivere bene : la speranza.
Manifestare l’amore di Dio a chi ancora non lo ha conosciuto, sta nel fatto di poter donare alla gente la speranza donando loro un sentimento d’amore da parte di Dio.Oggi tanti credono che Dio sia lontano da loro ,ma io sono sicuro che si fa sempre più vicino a chi ha Il cuore aperto e accogliente.
Questa è l’esperienza che il mese mariano mi sta donando.
Tante volte si crede che Dio abiti chissà dove,e che per conoscerlo si debba sapere un linguaggio proprio e definito,che gli appartenga solo a chi “sta in chiesa”,ma facilmente dimentichiamo che è lì, dove vige l’eterna povertà e nei cuori di chi davvero sa accoglierlo.
La missione mariana mi ha caratterizzato sin da piccolo,quando con semplici altarini fatti in casa,si recitava il Rosario.
Oggi a distanza di anni,mi ritrovo ,assieme ad un Cenacolo di preghiera “FIGLI DI MARIA REGINA DELLA PACE “, (fondato 8 anni fa), a continuare questa missione ma soprattutto testimoniare l’annuncio della speranza a tante famiglie che,purtroppo, non sanno più dove trovare Dio.Privi di speranza, privi di quel grande valore di fede e privi dell’annuncio pasquale,sono le famiglie del nostro tempo.
Prendendo in considerazione, quindi, l’invito di papa Francesco di “USCIRE DALLE CHIESE PER ANNUNCIARE GESÙ “,nella mia miseria,cerco di portare la luce lì dove non c’è.
Le nostre strade, d’altronde sappiamo, sono piene di storie, storie che alle volte hanno visto sfigurare il volto dell’amore, ma nonostante ciò, Dio è lì e attraverso Maria ci continua ad amare.
Questa è la speranza ,questa è la certezza, questa è la nostra fede:GESU È RISORTO!.Portiamo a tutti questa buona notizia”.