Martedì sera.
Piazza Cavour, come suo solito, è nel mezzo
della “movida” che impazza.
A pochi metri, sull’“affollatissimo” corso Vittorio
Emanuele, un simpatico ignoto è intento a rompere il finestrino (lato strada)
di un’auto con il fine ultimo di rubarla.
Qualcuno o qualcosa, fortunatamente,
l’ha distratto dal suo scopo.
L’atto in sé non sbalordisce più di tanto, in
quanto i tentativi di furto sono routine consolidata nella nostra non proprio sicura città.
Sorprende, invece, la facilità con cui è avvenuta quest’operazione: sembra che il
centro antico sia ormai realtà diversa dal resto della città.
Al di fuori di
piazza Cavour e dintorni, tutto sembra essere dimenticato, ogni cosa lasciata
al caso, assenza di organi di sicurezza e nessun controllo. Eppure in passato
corso Vittorio Emanuele e tutte le arterie stradali confinanti erano lo snodo principale delle attività e
della vita della città.
Alcune domande che poniamo a voi lettori.
La “movida” del centro antico è solo lo specchietto per
le allodole per nascondere tutti i reali problemi che attanagliano la città?
Che
sia arrivato il momento di mettere da parte il superfluo per dedicarsi alle
cose importanti?