Dal responsabile
dell’Associazione “Controvento – Bitonto”, Roberto Cardinale, riceviamo e
pubblichiamo.
Molti giovani,
turisti soprattutto e non solo, si sono rivolti e hanno scritto alla nostra associazione
culturale per denunciare la chiusura dei nuovi locali d’intrattenimento nel
centro storico durante il periodo “clou” di agosto, ovvero nei giorni del
Ferragosto.
In quei giorni
particolarmente caldi, di sera, i locali sono rimasti chiusi, non prendendo in
considerazione i turisti che hanno affollato il nostro paese per ammirare le
bellezze del centro storico e visitare la città, e magari soggiornare nei pochi
b&b a disposizione.
Perché i gestori
dei locali non hanno trovato una soluzione per garantire l’apertura dei locali
anche in quei giorni?
Da
responsabile dell’associazione culturale, mi chiedo, se il turismo deve essere
il “volano” della città, perché lo si pratica solo nella fase marginale o
iniziale dell’estate, ad esempio a giugno, luglio, fine agosto e inizio
settembre? Questo aspetto “non stona” con l’idea di “turismo volano di crescita”?
Abbiamo parlato dei
locali, ma nei giorni scorsi i turisti hanno dovuto affrontare anche il problema
delle guide turistiche, che hanno sospeso la loro attività. Come mai? Chi doveva aiutare i turisti nella
guida ai monumenti storici presenti nel centro antico e/o in paese? Chi poteva
suggerir loro un buon ristorante dove assaggiare i piatti tipici e il buon olio
extra vergine d’oliva, il nostro vino e le specialità della nostra terra? Chi
doveva indicare un negozio di souvenir?
Eppure in alcuni
comuni vicini come Bisceglie, Giovinazzo, Molfetta, gli esercizi commerciali sono
rimasti aperti, proprio in virtù della presenza di turisti.
Per quanto riguarda,
invece, le serate, per quei molti nostri concittadini che non hanno avuto la
possibilità di allontanarsi per qualche giorno di ferie a causa della crisi
economica che sta colpendo la Nostra Penisola, perché non si è pensato a qualche evento serale di intrattenimento,
riproponendo in quei giorni ad esempio il format delle “Notte di musica”, in
modo tale da far divertire chi non ha potuto partire per le vacanze e far lavorare
i locali?
Da premettere che
il format della “Notte di musica” vada rivisto e migliorato, in quanto le band
ad esibirsi sono quasi sempre le solite (anche il genere musicale non cambia).
Bisogna, invece, dar spazio anche ad altre band e ragazzi per esibirsi e farsi
conoscere, bisogna cambiare gli ambienti dove vengono svolti i concerti, dato
che sono sempre gli stessi. Insomma è un format che andrebbe rivisto.
Concludendo, se il
turismo (come annunciato dal Sindaco e dai suoi assessori in campagna
elettorale) deve essere il “volano” della città, ahimè, credo che nelle
settimane agostane più importanti abbia fallito, puntando molto su un turismo marginale
e non centrato in tutti i giorni dell’anno.