“Siamo di fronte ad una nuova generazione della
criminalità, che ha espressioni imprevedibili, di una violenza inaudita, per
cui basta il passaggio occasionale di una persona invisa per sparare ripetuti
colpi, in pieno centro, ad altezza d’uomo. E solo un miracolo ha evitato che
nessun passante innocente sia rimasto sull’asfalto”.
E’ unanime, ferma e decisa la condanna delProcuratore della Repubblica di Bari, Antonio Laudati, e del Questore di Bari,
Domenico Pinzello, per gli ultimi fatti di cronaca di Bitonto, in particolar
modo per la sparatoria di piazza Partigiani d’Italia del 2 luglio scorso, per
la quale ieri sono scattate le manette per quattro persone (Sabba Michele,
classe 1994, Amendolara Francesco, classe 1990, Cozzella Michele, classe 1973
ed un minorenne) tutti volti noti alle forze dell’ordine, tutti molto vicini alclan Cipriano.
L’attività investigativa, per nulla favorita dal
muro di omertà elevato dalla cittadinanza, è stata invece agevolata da una
telecamera a circuito chiuso che ha ripreso quegli attimi concitati.
Proprio dalla divulgazione agli organi di stampa
del filmato, Laudati ha voluto lanciare un messaggio ai bitontini per
risvegliare le coscienze: “Ci troviamo a parlare di una vicenda paradossale,
dove sappiamo gli autori ma non la vittima, speriamo di vincere quindi,
attraverso il video, il muro di omertà e invitiamo le persone che sono state
testimoni della vicenda a collaborare con la giustizia e a consentirci una
ricostruzione completa della storia”.
Grandi complimenti all’operato degli agenti delCommissariato di P.S. di Bitonto da parte del Questore Pinzello e del dirigente
della Squadra Mobile di Bari, Luigi Rinella, che hanno sottolineato “la
capacità di reagire degli agenti del Commissariato, la prontezza degli interventi
e l’individuazione in tempi brevi degli autori di questa sparatoria arrestati
dopo una sola settimana”.
“Dopo i due omicidi nel 2010 c’è stata grande
attenzione dell’autorità giudiziaria su Bitonto, che ha consentito alle forze
dell’ordine di colpire a tappeto qualsiasi attività criminale e qualsiasi
tipologia di reato”, ha sottolineato il dirigente del Commissariato di P.S. di
Bitonto, Francesco Triggiani.
“Siamo di fronte ad una incoscienza dei soggetti
protagonisti di queste azioni, che unita all’omertà dei cittadini crea una
miscela esplosiva per l’ordine pubblico utile solamente ai delinquenti”, ha
spiegato Triggiani.
“La situazione della criminalità sul territorio o
viene risolta col coinvolgimento dei cittadini, oppure possiamo arrestare
decine e decine di persone ma sarà sempre così: questa gente si comporta così
perché assolutamente convinte che nessuno parlerà – ha concluso il Procuratore
Laudati -. Nessuno potrebbe pensare di andare per strada e sparare se non è
sicuro che decine, anzi centinaia di persone non riferiranno mai nulla”.