Nei giorni scorsi l’Istituto comprensivo Sylos è
restato chiuso per due giorni per dei lavori di ripristino dell’impianto di
riscaldamento.
Ma le cose non sono andate proprio come alunni, docenti
e personale speravano.
«Abbiamo
la scuola tutta transennata per l’ intero perimetro interno –
spiega una docente -, con buche enormi a
ridosso delle tre palazzine, con 800 alunni e 80 docenti e ATA al gelo per minimo
5 ore al giorno e la scuola è aperta normalmente ».
«Gli impianti termici sono datati al 1960, perché accorgersene
solo ora? – si chiedono a scuola quasi senza speranze – È dal 2008 che tutti i santi inverni la scuola ha avuto i suoi giorni
di gelo ma nessuno al Comune ha dedotto che era ora di seri e programmati
lavori»
«Chi
tutela la sicurezza dei ragazzi, costretti ad uscire attraverso sacrificati
corridoi e uscite limitate? Chi pagherà i nostri malanni per il freddo
insopportabile degli ambienti? – le domande che gli
insegnanti ancora si pongono – Il
sindaco, interpellato dal dirigente, ci ha assicurato che entro ieri sarebbe tornato tutto alla normalità, oggi 12/12 (ieri,ndr), della normalità non abbiamo visto
neppure l’ ombra».
«Forse
pensava di metterci a tacere con i due giorni di chiusura (martedì
e mercoledì scorsi, ndr) ma questi non
sono bastati se non ad aprire le profonde tracce nel giardino».
«Ora
ci risponderanno – chiudono – dicendo che la colpa è di chi li ha preceduti… »
E ora sappiamo bene che con queste temperature di chi
sia la colpa importa poco.
Occorre muoversi. E presto.