Forse non
s’è trattato di un duello infuocato sugli scooter.
La
sparatoria di martedì 2 luglio, fra Piazza Partigiani d’Italia e via Verdi, è
stato un vero e proprio agguato.
Nato per
caso, sì, ma caratterizzato dal fatto che i quattro individui che stazionavano
sulla piazza erano tutti armati.
Gli
uomini, vicini al clan Cipriano, quella sera, alla vista del
passaggio di un giovane, probabilmente appartenente al clan Conte,
hanno aperto il fuoco, facendo grandinare proiettili sul bersaglio
mobile.
Quindi,
si tratterebbe dell’ennesima, efferata puntata della faida tra i gruppi
criminali che si contendono il dominio del territorio cittadino nell’ottica
dello spaccio di sostanze stupefacenti.
Le forze
dell’ordine, soprattutto gli agenti del Commissariato di P.s. di Bitonto con l’ausilio degli
uomini della Squadra Mobile di Bari, hanno reagito tempestivamente, facendo
sentire in maniera decisa la mano dello Stato.
Prima
hanno effettuato, nei giorni scorsi, l’arresto di tre malavitosi, dediti allo
spaccio.
Poi, ieri,
hanno portato a compimento le indagini e fatto scattare le misure di ordinanza
cautelare nei confronti di tre dei quattro pistoleri di una settimana fa.
Sono Sabba
Michele, classe ’94, Cozzella Michele, classe ’73, e Amendolara Francesco,
classe ’90.
Si
attende che venga assicurato alla giustizia il quarto “cowboy”, che pare sia
minorenne.
Dunque,
una risposta vigorosa da parte dei tutori della legge alle provocazioni armate
della delinquenza (più o meno) organizzata bitontina.
Questa
mattina alle ore 11, presso la Questura di Bari, si terrà la conferenza stampa,
nella quale saranno forniti i particolari dell’operazione.
Ulteriori
aggiornamenti nel corso della giornata.