La digitalizzazione dei processi, o meglio di alcune pratiche che
riguardano i processi. Con il “supporto” concreto del sindaco Michele
Abbaticchio.
È l’ultima “sfida” degli avvocati bitontini che, nel primo di una
serie di incontri formativi, hanno iniziato ad affrontare la questione del
cosiddetto “processo telematico”, la grande riforma della giustizia (civile)
italiana, introdotta in realtà già qualche anno fa, ma che diventerà obbligatoria
a partire dal mese prossimo.
Accadrà in pratica che una buona parte degli adempimenti che prima
venivano fatti con copie cartacee e depositate in cancelleria brevi manu,
adesso verranno sbrigate molto più velocemente per via telematica, e il sindaco
si sarebbe reso disponibile a offrire supporto per l’implementazione del
processo stesso e per tutte le forme di formazione.
La volontà del primo cittadino, infatti, è quella di mettere a
disposizione (anche) le aule e le sale multimediali del tribunale cittadino per
consentire agli avvocati di adempiere a queste nuove mansioni. E per evitare di
avere una (ennesima) struttura comunale completamente abbandonata e non
funzionante.
In realtà – spiegano alcuni legali – l’iter verso la
digitalizzazione dei processi è già iniziato perché, attraverso l’indirizzo di
Posta elettronica certificata (Pec), gli avvocati possono venire a conoscenza
della data delle udienze e, eventualmente, dei loro rinvii. E sempre tramite
Pec, poi, ben presto sarà possibile adempiere ad alcune pratiche che prima
passavano dalle cancellerie dei tribunali.
La digitalizzazione dei processi civili comporterà anche un
risparmio per i cittadini, che potranno evitare di sostenere gli attuali costi
e pagamenti per la notifica cartacea degli atti.