“Una migliore e più puntuale applicazione della compartecipazione degli utenti appartenenti alle fasce meno abbienti”. Con questa motivazione la Giunta Abbaticchio ha rimodulato nella seduta del 24 settembre 2015 le quote di compartecipazione al costo del servizio mensa nelle scuole dell’infanzia e primarie per l’anno scolastico 2015/15.
Le nuove percentuali di partecipazione saranno applicate dal 1° gennaio 2016, mentre sino al 31 dicembre 2015 le famiglie dovranno pagare i buoni pasto per i propri figli in base alle quote di compartecipazione stabilite dalla Giunta comunale a fine luglio.
“Pur comprendendo le legittime preoccupazioni delle famiglie – spiega la vicesindaco Rosa Calò – non si è potuto intervenire sulle percentuali per la parte residuale dell’anno in corso, essendo vincolati da inderogabili necessità di equilibrio di un bilancio di previsione, che ha dovuto fare i conti anche con l’applicazione per la prima volta delle stringenti novità dei principi di armonizzazione. La revisione delle fasce per il 2016 si è resa necessaria per rendere più graduale ed omogenea la scala delle percentuali, evitando accorpamenti penalizzanti per alcune situazioni reddituali”.
Questo il quadro di sintesi delle quote di compartecipazione al servizio per fascia di reddito ISEE (in grassetto le fasce con variazioni):
Fascia
Valore ISEE
(in euro)
Quote di compartecipazione
sino al 31.12.15
dal 01.01.16
1a
sino a 500,00
10%
10%
2a
500,01 – 2.000,00
20%
20%
3a
2.000,01 – 4.000,00
25%
25%
4a
4.000,01 – 8.000,00
60%
35%
5a
8.000,01 – 10.000,00
60%
50%
6a
10.000,01 – 12.000,00
60%
60%
7a
12.000,01 – 14.000,00
60%
70%
8a
14.000,01 – 20.000,00
100%
80%
9a
20.000,01 – 35.000,00
100%
90%
10a
oltre 35.000,00
100%
100%
Quanti non dichiareranno il proprio ISEE al momento della presentazione della domanda per la mensa verranno inseriti automaticamente nella 10a fascia, chiamata a pagare il 100% del costo di ogni ticket acquistato (4,13 euro per la scuola dell’infanzia e 4,48 euro per la scuola primaria).
Restano confermate le misure di riduzione e di esonero dal contributo, introdotte dalla Giunta comunale nel 2013: il costo del singolo buono-pasto sarà scontato del 15% per il secondogenito nel caso di due figli che usufruiscano del servizio di refezione; la riduzione sarà del 30% per il terzogenito e successivi nel caso di tre o più figli che frequentino contemporaneamente la mensa. Nessun costo, inoltre, a carico delle famiglie in stato di particolare difficoltà economica, che dovrà essere accertato dal Settore Servizi sociali. L’esonero dal pagamento del buono-pasto, infine, è previsto per i figli dei beneficiari del progetto S.P.R.A.R. (Sistema nazionale di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati).