I numeri di contagi in Puglia, e in particolare nella provincia di Bari, si fanno sempre più allarmanti e l’ASL ha pensato già alla riconversione di alcuni reparti di ospedali, da destinare esclusivamente a casi Covid.
A farne le spese, sarà anche l’ospedale San Paolo di Bari che perderà 53 posti internistici, 10 chirurgici, 8 di anestesia e rianimazione e ben 20 di ostetricia e ginecologia.
Nei prossimi giorni, infatti, le future mamme non potranno più ricoverarsi per cesarei già programmati e neanche per parti naturali.
Tutto da spostare in altre strutture, tra cui il Di Venere, con conseguente cambio di ginecologo a cui affidarsi.
“Sino a riconversione, il punto nascita sarà attivo. Ci vorrà ancora qualche giorno – ha spiegato Antonio Sanguedolce, direttore generale dell’ASL Bari -. Si seguiranno protocolli precisi, nessuna donna sarà lasciata sola”.
Le rassicurazioni però non bastano a tranquillizzare le partorienti, tra cui molte bitontine, pronte a protestare.