Il consiglio comunale di ieri sera si è aperto con un
omaggio, da parte di tutta l’Amministrazione, alla giornata nazionale contro la
violenza sulle donne e il femminicidio, ricorsa e celebrata anche a Bitonto
domenica e lunedì scorsi.
Il sindaco, Michele
Abbaticchio, ha voluto mandare un messaggio di solidarietà alla città di
Molfetta, che è stata teatro di un ignominioso episodio di violenza sessuale ai
danni di una 14enne stuprata da un branco di 10 giovani di età compresa tra i 16 e i 24 anni.
«È particolarmente grave il binomio che si
è venuto a creare nei giorni scorsi: proprio nel giorno contro il femminicidio
abbiamo avuto questa triste notizia. Dobbiamo prendere atto che gli episodi di
questo genere stanno aumentando e sicuramente dobbiamo essere pronti a tutelare
i nostri figli.
Alla collega Paola Natalicchio sempre sensibile alla tematica, porgo la mia
vicinanza, in questo momento in cui starà soffrendo per l’accaduto».
Origine dei pericoli, in questo caso, è stato il
re dei social network Facebook. Non sappiamo mai chi si cela dietro una chat,
dietro un profilo o delle fotografie ed è bene per questo che soprattutto i
genitori vigilino sui propri figli e siano da esempio.
Complici, oltre che una certa ingenuità, la
perversione e la trasgressione.
L’idea di usare la donna come un semplice
oggetto del desiderio è sempre minacciosa dietro l’angolo.
«Non
siamo inferiori agli uomini, siamo madri, mogli, lavoratrici e spesso gli
uomini non riconoscono o
se ne dimenicano– ha espresso il consigliere Carmela Rossiello (Pdl – FI) -. L’idea
del possesso determina anche questi spiacevoli episodi. Vorrei che noi donne
avessimo maggior coraggio per una denuncia immediata. L’amore ha ben altra
dimensione».
Già, l’amore, chissà quel sentimento all’origine di
tutto dove è finito…