“Le immagini di questo video valgono più di mille parole, spero servano per far capire alla cittadinanza quanto sia importante collaborare con le forze dell’ordine per scalfire quel muro di omertà di cui si servono questi criminali per accrescere il loro senso di predominio del territorio. Solo per miracolo non ci ritroviamo a piangere qualche innocente”.
Sono state queste le parole con le quali il Procuratore di Bari, Antonio Laudati, ha aperto la conferenza stampa per l’arresto dei responsabili della sparatoria in pieno centro, tra piazza Partigiani d’Italia e via Verdi, del 2 luglio scorso (domani il resoconto completo della conferenza stampa, ndr).
Alcune persone, tra cui i quattro componenti del clan Cipriano coinvolti nell’operazione di oggi (Michele Cozzella, Michele Sabba, Francesco Amendolara e un minorenne), sono ferme a pochi metri da piazza Partigiani d’Italia e parlano tra loro quando, all’improvviso, sbuca per puro caso un motorino con a bordo un altro volto noto alle forze dell’ordine, legato però al clan Conte.
Il gruppo di fuoco, temendo l’agguato, non ci pensa molto a sparare contro l’intruso, che non aveva, almeno in apparenza, alcuna intenzione di offendere.
Spuntano fuori tre pistole. Due le persone che sparano, Sabba ed il minore, la pistola di Amendolara, invece, si inceppa.
Il più grande dei quattro, l’unico over 25, Michele Cozzella, si mette alla guida della moto, si carica dietro il minorenne, suo giubbotto antiproiettile vivente, e scappa nella direzione opposta.
Dopo qualche istante, poi, ripassano in due con uno scooter a controllare l’eventuale presenza di bossoli sull’asfalto.
Il tutto, naturalmente, a volto scoperto, senza paura di niente.
Le immagini, la cui divulgazione è stata autorizzata dalla Procura della Repubblica di Bari, sono state riprese da una telecamera a circuito chiuso di un esercizio commerciale.
Questo il link del video: http://www.youtube.com/watch?v=oahJTwp0xNs&feature=player_detailpage