Doveva
essere realizzata «in tempi brevi», dicevano
da Palazzo Gentile ben 4 anni fa.
Mentivano.
Perché
quasi 48 mesi dopo, la rotatoria (anzi le isole di traffico) tra via
Galilei, ponte Carmine e via Castelfidardo non c’è ancora, e alzi la
mano chi sa che fine abbia fatto.
Il
risultato è che, in una zona ad altissima densità di traffico e
passaggio di autovetture, ciclomotori e motociclette, regna sempre
l’anarchia più totale, con le consuete norme del Codice della strada
che vanno a farsi benedire, a braccetto con una buona dose di
imprecazioni.
Ogni
giorno. A ogni ora del dì.
La
storia di queste isole da traffico è davvero una barzelletta, che
però non fa ridere.
Il
15 aprile 2011– si avete letto bene, siamo nella primavera di 4 anni
fa – i giornali telematici annunciavano che, finalmente,
tutto era fatto o quasi(http://www.bitontolive.it/news/Politica/5846/news.aspx).
L’allora
assessore ai Lavori Pubblici, Vito Antonio Labianca, era riuscito a
siglare la convenzione
con la Regione Puglia per il finanziamento
degli interventi inseriti nel “Terzo
programma di attuazione del piano Nazionale della sicurezza
stradale”.
Si
trattava di lavori finalizzati a elevare i livelli di sicurezza della
rete stradale regionale, migliorando la percorribilità delle
infrastrutture esistenti.
C’erano
già i soldi, addirittura. Ben 40mila euro. Li aveva individuati una
delibera del Comitato interministeriale per la cooperazione economica
(Cipe) già nel 2007, e coprivano sino a un massimo del 50% del costo
di ogni singola opera.
Bitonto
era pronta, allora, a diventare un cantiere aperto per la
realizzazione del progetto “Lavori
di adeguamento e disciplina del traffico a varie intersezioni
stradali con realizzazione e isole di traffico”
che la giunta Valla aveva messo a punto nel 2010.
Il
dettaglio era ricchissimo perché, oltre alle isole di traffico tra
via Galilei, ponte Carmine e via Castelfidardo, c’erano anche
adeguamento e disciplina del traffico all’intersezione tra via
Planelli, via Larovere e via Volponi con la realizzazione di isola
rotatoria, opere a verde, istituzione del senso unico ed eliminazione
del semaforo esistente. Adeguamento e disciplina del traffico
all’intersezione tra via De Gasperi e via Durazzo con la
realizzazione di isola rotatoria e opere a verde. Adeguamento
all’intersezione tra le via Castelfidardo, ponte Santa Teresa e via
Solferino con la realizzazione di isole di traffico. Adeguamento e
disciplina del traffico all’intersezione tra via Fornelli, via
Santoro e piazza Martin Luther King con la realizzazione di isola
rotatoria.
Non
è tutto, perché il 16 giugno di quell’anno vengono assegnati i
lavori, e ad aggiudicarli è la “Matera Costruzioni” di Laterza(http://www.bitontotv.it/cms/news/7871/15/Nuove-rotatorie-Assegnati-i-lavori-per-la-costruzione-delle-opere/).
Tutto,
allora, sembra andare nella direzione giusta, ma è qui che accade la
cosa più incredibile.
In effetti, tra amministrazione Valla e quella
Abbaticchio, il piano vede effettivamente la luce.
Quasi
tutto, però. Cosa manca? Le isole di traffico tra via Galilei, ponte
Carmine e via Castelfidardo, ovviamente.
Forse
qualcuno – ma questa volta non ci deve mentire – dovrebbe
spiegare cosa sia successo in realtà, e soprattutto quando questo
impegno preso con la città verrà onorato.