Il
messaggio è forte: «Questa amministrazione non delega a nessuno
il controllo pubblico dei servizi fondamentali per i cittadini».
A
lanciarlo è il sindaco Michele Abbaticchio, che in un lungo post
pubblicato ieri l’altro sulla sua pagina Facebook, torna
(indirettamente?) sulla questione della presenza dell’ex brigatistaFabrizio Melorio nell’istituto “don Luigi Sturzo”, proprio quello
che sta gestendo la biblioteca comunale. E che tante, davvero tante
polemiche, sta scatenando sui social network, nell’opinione pubblica
e tra le forze politiche.
«Non
abbiamo voluto più delegare – prosegue il primo cittadino
riferendosi alla internalizzazione del servizio tributi dal gennaio
2014 – la gestione delle tasse e dei rifiuti a un semplice privato
per questa scelta. Qualcun altro non era invece d’accordo.
Ora
non lo faremo certo per la casa della cultura bitontina (la
biblioteca, ndr), rinnovata e presa a esempio da ministero dei
Beni culturali e Regione Puglia.
Il partenariato con il
privato resta fondamentale per potenziare i servizi producendo
ricaduta economica e occupazione. Non per allocare responsabilità e
poteri in altre case, estranee a Palazzo Gentile e alle sedi
pubbliche in genere. Sia chiaro che il Comune di Bitonto delega solo
la collettività a rappresentarlo degnamente. È una scelta
politica che difenderemo fino alla fine».
Sarà,
ma cosa pensa Abbaticchio della cultura brigatista? «Sono
cresciuto professionalmente – risponde –sui fondi
europei in un centro studi a Bruxelles, fondato da un ex sindaco
bitontino democristiano (mio nonno) e Aldo Moro.
Tutti i
ricordi della mia adolescenza ne sono stati contaminati positivamente
e sono felice che mi abbiano insegnato ad essere un uomo rispettoso
delle istituzioni».