Ha avuto grande impatto mediatico (ed anche ironico) la vicenda, lanciata dal nostro portale telematico, del copertone che si metteva in mostra sul cornicione della chiesa del “Purgatorio”.
Copertone che poi è stato tolto dall’assessore al Marketing Territoriale Rocco Mangini in persona, che torna sulla vicenda.
«Sinceramente non mi aspettavo questa eco social-mediatica a commento del mio gesto in quel del Purgatorio. C‘è chi mi ringrazia, chi mi reputa grande, chi solo uno che si è voluto mettere in mostra…In verità, ho solo compiuto un piccolo gesto per dare il buon esempio, come si fa quando si vuol bene ad una comunità che, troppe volte, sembra non volersi bene. Così mi hanno insegnato i miei nonni e i miei genitori».
«Non credevo e non volevo che si amplificasse l’ eco del gesto – afferma l’esponente di Progetto Comune – e penso solo che, in fondo, c’è ancora bisogno di buoni esempi, ed è stato uno di questi che ha ispirato anche il mio agire, in primis da cittadino. Perchè su quella scala è salito semplicemente il cittadino Mangini. Sta a noi tutti condividere l’onere della cura della città come quello della cura della propria casa…così facendo, col tempo, saremmo una comunità migliore. Ringrazio tutti, sia per le belle parole e anche per le brutte, ma non mi sento migliore di tanti altri che nel silenzio edificano la città con ben altri e coraggiosi gesti quotidiani. L’essere assessore mi fa solo sentire più grande il peso della responsabilità e del servizio. Servizio che io interpreto così, e non potrei e non saprei fare altrimenti».
Di servizio alla città parla anche il sindaco Michele Abbaticchio, che in un certo qual modo torna sulla sparatoria di martedì scorso e sull’eterno duello tra “buoni e cattivi”. «Una priorità deve guidarci nel momento di massimo attacco frontale : i giovani, le periferie ed i nostri bambini. Ci hanno votato per cambiare Bitonto consegnandola ad una visione più vicina al modello europeo.Quest’ultimo richiede decentramento dei servizi presso le periferie, aree ciclabili, sostenibilità ambientale e luoghi di aggregazione per famiglie. Chi è interessato a contrastare il cambiamento sarà sempre dalla parte del naturale malcontento conseguente alle novità stesse.È purtroppo ovvio ma chi torna, ancora giovane,dopo un anno a Bitonto vede modifiche in positivo.Un piccolo motivo per non mollare».