Quindici aule, quattro laboratori, 325
studenti (di cui una trentina disabili), un centinaio di insegnanti, 7 uomini
del personale Ata, 15 telecamere di videosorveglianza, palestra coperta e
scoperta, auditorium, pista di atletica.
È
stata svelato ieri mattina il nuovo Istituto Statale “Tommaso Traetta”, il nuovo Professionale per i Servizi Commerciali, Turistici e Servizi Sociali attivo da lunedì scorso
che va a rimpiazzare quello obsoleto e non più del tutto accogliente di via Abbaticchio.
Sorgente
su un terreno comunale di 10 mila metri quadri in largo Rodari poi ceduto alla Provincia, la scuola ha avuto una
gestazione di circa tre anni: progettata nel
2010 con l’ex amministrazione Valla,
ha visto la prima pietra nel giugno 2012 e la fine ufficiale dei lavori ad aprile scorso.
Per
un totale di 4,5 milioni di euro.
Alla cerimonia sono intervenuti il Presidente della Provincia di Bari, Francesco Schittulli, il sindaco di Bitonto, Michele Abbaticchio, l’on. Francesco Cariello, l’assessore provinciale alla programmazione finanziaria, Vito Giampetruzzi, il dirigente dell’Ufficio Scolastico Territoriale, Mario Trifiletti, l’assessore comunale alla pubblica istruzione, Vito Masciale, la dirigente dell’Istituto, Maria Rosaria De Matteis, e l’amministratore unico della Debar costruzioni, Domenico De Bartolomeo.
Il
sindaco Michele Abbaticchio ha elogiato
il ruolo della neonata scuola, «che ha un grande ruolo sociale visto che
ospita molti ragazzi disagiati, ed è un bene che sia sorta nella zona 167 dove
in passato c’è stato uno sviluppo poco omogeneo ai servizi».
Poi
il suo invito ai ragazzi ad occuparsi della struttura, a proteggerla e ad
applicarsi nello studio.
«L’istituto professionale
– ha dichiarato Vito Masciale, assessore
alla Pubblica Istruzione – ha un nuovo edificio che è tra i più belli
presenti nel nostro territorio ed è stato studiato per consentire agli alunni
di fruire di spazi adeguati alla scuola del terzo millennio».
Di esempio di grande collaborazione tra pubblico e privato ha
parlato Domenico De Bartolomeo,
amministratore unico dell’azienda realizzatrice dei lavori e presidente dell’Ance (Associazione nazionale
costruttori edili) di Bari e Bat.
Lo stesso costruttore ha poi anticipato che il “Traetta” è il
primo di una serie di 11 nuovi istituti che la Provincia metterà in piedi da
qui a poco tempo (sempre ieri, infatti, è stata messa la prima pietra
all’implemento dell’istituto “Galileo
Ferraris” di Molfetta).
Secondo il presidente della
Provincia Francesco Schittulli «nonostante
le ristrettezze economiche ed i sensibili tagli operati agli enti locali,
questa amministrazione continua ad investire ingenti risorse sull’edilizia
scolastica per garantire ai nostri giovani e a tutti agli operatori del mondo
della scuola strutture degne delle loro aspettative, oltre che funzionali e
sicure. L’edilizia scolastica, così come l’impegno per le fasce più deboli, la
formazione professionale dei giovani, la viabilità, sono servizi essenziali ai
cittadini che richiedono un forte impegno da parte di tutte le istituzioni
competenti per assicurare un’offerta di qualità al nostro territorio».
C’è stato spazio anche per le docenti, Margherita Regina, e per gli studenti che, attraverso le parole di Corinne Cavallo, hanno promesso di
rispettare la scuola come se fosse un simbolo di utilità sociale.
Numerosi i rappresentanti istituzionali presenti alla cerimonia: i consiglieri provinciali Antonio Sblendorio e Damiano Somma, gli assessori comunali Michele Daucelli, Rocco Mangini e Domenico Nacci, il presidente del consiglio comunale Vito Palmieri, i consiglieri comunali Giovanni Ciccarone, Filippo D’Acciò, Domenico Damascelli, Vito Rosario Modugno, Domenico Patierno, Francesco Paolo Ricci. A questi si sono aggiunti l’ex assessore comunale alla pubblica istruzione Elisabetta Tonon e gli ex consiglieri comunali Roberto Colangiuli, Crescenza Di Carlo, Domenico Sannicandro e Nicola Vacca.
La benedizione della nuova struttura è stata impartita da don Antonio Serio parroco della Chiesa del Santissimo Sacramento.
Un messaggio augurale è stato inviato anche dall’on. Gaetano Piepoli.
Resta da capire, adesso, quale sarà la sorte dell’istituto di via
Abbaticchio, attualmente non a norma e in grave stato di degrado.